Le staminali umane sono state isolate in tessuto ovarico di giovani donne grazie a una ricerca condotta da Jonathan Tilly del Massachusetts General Hospital di Boston e pubblicata sulla rivista Nature Medicine. Questa ricerca e successivi risultati potrebbero voler che anche in età adulta esiste una fonte cellulare da cui produrre ovociti, il che significherebbe che isolando le staminali ovariche e conservandole in banche cellulari, ogni donna potrebbe, anche dopo la menopausa, dare alla luce un bimbo.
Ovviamente la ricerca non è ancora terminata e i controlli non sono ancora terminati ma nonostante tutte le polemiche sono davvero tante, ad esempio Claudio Giorlandino presidente della Sidip (Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale ritiene che la ricerca «non tiene conto di aspetti importantissimi dal punto di vista genetico. In una donna in pre menopausa o con problemi d’insufficienza ovarica c’è qualcosa di geneticamente alterato. Quindi ammesso che si trovino, in futuro, nelle sue ovaie delle cellule staminali che potrebbero produrre ovuli, questi a livello genetico potrebbero presentare dei difetti e quindi andare a generare embrioni geneticamente imperfetti».