Ricercatori americani hanno scoperto nelle cavie le cellule staminali Amleto in grado di riparare le ossa del cranio e della faccia: in futuro potrebbero essere utilizzate per casi di malattie congenite e traumi.
Di: RedazioneQuesta importante scoperta è stata realizzata dagli studiosi dell’Università statunitense di Rochester, che hanno reso noti i risultati della loro ricerca sulla prestigiosa rivista “Nature Communications”.
Le cellule staminali delle ossa cranio-facciali sono state identificate nei topi utilizzati come cavie lungo le articolazioni fisse che legano le ossa piatte della testa, quelle che vengono comunemente chiamate suture. Questa tipologia di cellule staminali è totalmente differente rispetto alle cellule che vengono prodotte dalle ossa lunghe del corpo, come femore o tibia. Gli studiosi le hanno scoperte mentre stavano analizzando tutte le cellule presenti nel cranio che hanno messo in azione il gene ‘assina-2′: la sua mutazione nelle cavie provoca una grave malformazione, la craniosinostosi, che nei neonati è causa di sviluppo ritardato e di un innalzamento della pressione intracranica che può avere conseguenze mortali.
Verificando quale sia il ruolo giocato da tali cellule e dal gene assina-2 nell’operazione di formazione e nella rigenerazione delle ossa del cranio, gli scienziati americani hanno trovato le cellule staminali, mediante una particolare tecnica, che potrebbe aprire la strada per la scoperta di patologie delle ossa legate ad anomalie presenti nelle cellule staminali. Queste e per altre deformità del cranio, che possono essere state provocate da traumi o interventi chirurgici, potrebbero dunque in futuro essere trattate dalla medicina rigenerativa: gli studiosi americani stanno ora lavorando sullo sviluppo di terapie cellulari a base di cellule staminali per ricostruire e ridisegnare cranio e volto.
Fonte: ANSA