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Scoperto birrificio dell'Età del Ferro

Creato il 16 giugno 2011 da Zonwu
birra orzo
La birra ha una storia antichissima: la prima traccia chimica di birra la si trovò in Mesopotamia, ed è databile a circa 5.000 anni fa, ma si hanno fonti storiche che ci confermano che la birra esiste da almeno 9.000 anni.
Le birre prodotte qualche millennio fa, comunque, avevano un sapore decisamente differente da quelle moderne. La birra nubiana, per esempio, veniva prodotta tramite un processo di fermentazione in grado di aggiungere alla bevanda, tra le altre cose, anche tetraciclina, e aveva un gusto al quale nessuno di noi è più abituato da chissà quanti secoli.
Stesso discorso vale anche per le prime birre europee, nel cui processo di produzione venivano utilizzati miele, frutta, spezie, e un numero quasi incalcolabile di specie di piante. L'assenza di luppolo contribuiva ulteriormente a conferire all'antica birra un sapore del tutto diverso dalle birre moderne.
La birra prodotta in Provenza almeno 2.500 anni fa, invece, sembra fosse del tutto simile alle birre che beviamo oggi, almeno per quanto riguarda il sapore. Tracce della bevanda sono state recentemente scoperte nel sito di Roquepertuse, Francia, e rappresentano alcune delle più antiche testimonianze chimiche della produzione di birra in Europa.
La scoperta delle tracce di birra è stata possibile grazie all'analisi dei sedimenti prelevati da contenitori in ceramica e pentole rinvenute in quella che probabilmente fu un'abitazione. Tutti i campioni mostravano tracce di orzo carbonizzato preparato dagli antichi abitanti della regione per essere conservato a lungo.
I ricercatori ritengono che gli antichi utilizzassero i chicchi d'orzo per produrre una sorta di farina da far fermentare per ottenere la birra. "Da quanto posso dire ora" spiega Laurent Bouby, a capo del team che ha effettuato la scoperta, "veniva lavorato secondo un metodo molto simile alle tecniche tradizionali di produzione della birra, e non era molto differente dalle birre fatte in casa di oggi. Rimane comunque difficile sapere quale fosse il suo sapore. Non sappiamo niente, ad esempio, sui possibili additivi utilizzati in questo processo, come il luppolo. Non sappiamo niente riguardo ad una possibile fermentazione lattica, che avrebbe donato alla birra un sapore aspro".
"Il fatto che fosse prodotta in casa non implica necessariamente che fosse consumata entro le mura domestiche" continua Bouby. "Potrebbe essere stata prodotta come bevanda collettiva. Nelle società tradizionali, il consumo di bevande alcoliche spesso ha forti significati sociali e simbolici...E' per questo che i chicchi d'orzo potrebbero essere stati utilizzati per fare la birra invece che per il consumo umano o animale".
Gli abitanti della regione sembravano gradire particolarmente ale bevande alcoliche: importavano vino dal Mediterraneo, specialmente da Massalia, e producevano anch'essi del vino. Ma pare preferissero di gran lunga la birra:"Gli scavi archeologici nei siti in cui veniva prodotta la birra sono scarsi" dice Hans-Peter Stika, esperto degli antichi processi di produzione della birra. "Sono stato molto felice nell'apprendere qualcosa in più sulla birra dell'Età del Ferro".
La birra celtica era una birra molto scura, dal sapore affumicato e aspro, e spesso conteneva frammenti di parte delle sostanze utilizzate per produrla. In alcune regioni del mondo la birra era così densa da dover essere consumata con una cannuccia, per evitare di ingerire residui solidi troppo amari.
Secondo Stika, alla birra celtica venivano probabilmente aggiunti semi di carota, giusquiamo e artemisia, per ottenere lo stesso bilanciamento di sapore del luppolo. Nonostante questi componenti siano scarsamente utilizzati nei processi moderni di produzione della birra, il gusto della bevanda prodotta nel sito di Roquepertuse potrebbe essere stato molto simile a quello di una birra scura moderna.
Iron Age Beer-Making Operation Discovered

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