Un mosasauro
Prima di arrivare a capire che si trattasse dello stesso esemplare, però, il percorso è stato travagliato: i frammenti di vertebre, infatti, sono stati scoperti insieme ai frammenti di ossa di altri rettili, pesci ed anfibi, per cui inizialmente si pensava che appartenessero allo scheletro di lucertoloni viventi sulla terraferma. Soltanto di recente, grazie alla scoperta di ossa più facilmente identificabili, come quelle appartenenti al cranio, i paleontologi sono riusciti a mettere insieme le tessere di un nuovo ed inatteso puzzle, riconducibile ad una specie sconosciuta di rettile acquatico. La ricerca è stata condotta dal paleontologo Lazlo Makadi dell'Hungarian Natural History Museum con il suo team di ricerca ed è stata pubblicata su PLoS One. I ricercatori sono riusciti a trovare oltre 100 ossa di Pannoniasaurus, appartenenti ad individui di taglia ed età differente, e nello stesso giacimento non è mai stata rinvenuta alcuna specie animale o vegetale d'acqua marina o salmastra, ma sempre d'acqua dolce.Ricostruzione del cranio in base ai resti trovati
Pannoniasaurus inexpectatus visse tra gli 86 e gli 83 milioni di anni fa circa, durante il tardo Cretaceo, in acque fluviali tra Africa ed Eurasia, nell'antico Oceano Tetide, e la comparazione tra le sue ossa e quelle di altri mosasauri suggerisce che esso aveva raggiunto un elevato grado di specializzazione nell'adattamento ad ecosistemi d'acqua dolce, che lo facevano somigliare ad un enorme coccodrillo: il cranio molto appiattito gli consentiva di afferrare con agilità prede sia sulla terraferma che in acque basse, mentre gli arti erano più somiglianti a quelli di una lucertola terrestre. Inoltre il ritrovamento di vertebre di varie dimensioni - appartenenti quindi ad individui di età diversa - potrebbe rappresentare un'ulteriore prova a sostegno che Pannoniasaurus inexpectatus trascorresse l'intero ciclo vitale in acque dolci, anziché spostarsi stagionalmente verso queste in cerca di cibo o per l'accoppiamento, ma i paleontologi affermano di non possedere ancora elementi sufficienti a dimostrarlo, per quanto ciò sia molto probabile.Crew, B. (2012). Pannoniasaurus inexpectatus: World’s first freshwater mosasaurNatureDOI:10.1038/nature.2012.12128