Questa è un’immagine artistica che rappresenta Kepler-22b, un pianeta noto per far parte della zona abitabile di una stella simile al Sole. E’ la prima volta che ne viene osservato uno con queste caratteristiche.
La zona abitabile è quella regione attorno ad una stella dove l’acqua si trova allo stato liquido, una richiesta fondamentale per la vita sulla Terra. Il pianeta è 2,4 volte le dimensioni della Terra: questa caratteristica lo rende il più piccolo finora osservato ad orbitare nel mezzo della regione di abitabilità di una stella come il nostro Sole.
I ricercatori non sanno ancora se il pianeta abbia una prevalenza rocciosa oppure una composizione liquida o gassosa. E’ possibile che questo mondo abbia delle nubi nella sua atmosfera, come viene rappresentato nell’immagine artistica.
“Questa scoperta è sicuramente una pietra miliare nella strada della ricerca di un pianeta gemello della Terra” ha affermato Douglas Hudgins del Kepler Program Scientist presso il Quartierr Generale della NASA a Washington. “I risultati di Kepler continuano a dimostrare l’importanza delle missioni scientifiche della NASA che hanno lo scopo di rispondere ad alcune delle più grandi domande sul nostro ruolo nell’Universo”.
Il telescopio Kepler della NASA ha scoperto più di 1000 nuovi candidati ad essere considerati pianeti, raddoppiando quasi il conteggio conosciuto prima del suo lancio. Dieci di questi candidati sono vicini alle dimensioni terrestri e orbitano nella zona di abitabilità delle loro stelle calde. Dallo scorso febbraio, quando è stato pubblicato il catalogo di oggetti osservati, il numero di pianeti candidati identificati da Kepler è aumentato dell’89% e al momento attuale il loro numero è di 2326. Di questi, 207 sono approssimativamente delle dimensioni terrestri, 680 delle super-Terre, 1181 hanno le dimensioni di Nettuno, 203 quelle di Giove e 55 sono più grandi di Giove. Il numero di pianeti candidati ad avere dimensioni terrestri e di super-Terre è aumentato di più del 200% e del 140% rispettivamente dallo scorso febbraio.
Ci sono 48 pianeti candidati nella zona di abitabilità della stella, 54 oggetti segnalati in meno rispetto al mese di febbraio, perchè la squadra di Kepler ha dato una definizione più rigorosa a ciò che costituisce la zona di abitabilità nel nuovo catalogo di oggetti, tenendo conto dell’effetto del riscaldamento atmosferico che potrebbe far cambiare la zona di abitabilità e allontanarla dalla stella per lunghi periodi orbitali.
“La fortuna ci sorride grazie alla scoperta di questo pianeta” ha aggiunto William Borucki, il Principal Investigator di Kepler presso l’Ames Research Center della NASA al Moffett Field, California, che ha guidato il gruppo di ricerca che ha portato alla scoperta di Kepler-22b. “Il primo transito è stato catturato appena tre giorni dopo aver dichiarato la sonda Kepler operativamente pronta”.
Il grande aumento nel numero di pianeti candidati delle dimensioni terrestri permette di focalizzarsi sui pianeti di tipo terrestre che rientrano nella zona di abitabilità, cosa per cui Kepler è nato: quindi, da un lato si cercano pianeti delle dimensioni terrestri, ma anche pianeti che cadano entro la zona di abitabilità della loro stella. Più dati si trovano più aumenta la possibilità di trovare pianeti di dimensioni inferiori a quelle terrestri e con periodi orbitali più lunghi.
Questo diagramma confronta il nostro Sistema Solare con il sistema di Kepler-22b. Lo schema comprende la zona di abitabilità dove l’acqua può esistere in forma liquida. La stella di Kepler-22b è un po’ più grande del nostro Sole, quindi la sua zona abitabile è leggermente più vicina. Kepler-22b compie una rivoluzione intorno alla sua stella in circa 289 giorni, un’orbita pari a l’85% delle dimensioni dell’orbita terrestre.
Immagini Crediti: NASA/Ames/JPL-Caltech
Fonte NASA Kepler News: http://kepler.nasa.gov/news/nasakeplernews/ in particolare su: http://kepler.nasa.gov/news/nasakeplernews/index.cfm?FuseAction=ShowNews&NewsID=165
NASA News Release: http://www.nasa.gov/home/hqnews/2011/dec/HQ_11-408_Kepler_Habitable_Planet.html
Sabrina