Basta poltrire! Tra le attese protagoniste della nuova stagione, Nicole Cooke tornerà ai livelli 2008? “Take it easy”, le direbbero volentieri le avversarie.
TUTTE IN SELLA! CON UN GRAMMO E MEZZO DI CONSIDERAZIONE IN PIU’ L’ALTRA META’ DEL SELLINO HA INIZIATO A FATICAR DI GAMBE.
CURIOSITA’ ATTORNO AL GS ITALIANO DELLA GIORDANA/MCIPOLLINI, CHE “SCARICA” SULL’ASFALTO UN POTENZIALE ENORME. MA CI SARA’ FEELING? STESSA DOMANDA PER LA DIADORA (O GEOX)-PASTA ZARA.
La stagione ciclistica rosa 2011 ha iniziato le sue pedalate, con tante protagoniste in pieno allenamento. Molto più “strong” dei loro colleghi maschietti, tante atlete stanno correndo ancora su pista oppure nel cross. Altre si stanno preparando con calma, perché attese più avanti nella stagione.
Di fatto l’Italia schiererà l’ennesima campionessa del mondo, mentre altri nomi di casa nostra cercano rivincita. Scrivendo proprio di Giorgia Bronzini, la velocista-pistard italiana avrà probabilmente nel mondiale da ruote veloci, in Danimarca, l’obiettivo principe della stagione. Prima dell’appuntamento settembrino però, il “mondialino” del GP Liberazione, la classica salva-stagione di Camin (!) e l’estivo intermezzo rosa del Giro le daranno la possibilità di esibire la maglia con l’arcobaleno iridato. Ultimamente la brava velocista italiana ha conosciuto più popolarità, che non quanta ne aveva incontrata in tutta la sua carriera fino al Mondiale nella terra dei canguri. Anche Bicisport le ha dedicato il poster centrale, e forse è la prima volta per una ciclista. Ci sono voluti soltanto 3 mondiali in 4 anni; basta poco quindi!
Avversaria da tenere d’occhio, tra le ruote veloci azzurre, la bi-tricolore Monia Baccaille che da due stagioni è in continua crescita. La velocista ha passato un’inverno caratterizzato da due interventi chirurgici, cose risolte, che la faranno ripartire praticamente da zero in questi giorni.
Per restare nel GS della Baccaille, tra le squadre di casa nostra non potrà non ricevere massima attenzione proprio la nuova mega-formazione di Tatiana Guderzo (oltre alla già citata Monia), Marta Bastianelli, e la fortissima gallese Nicole Cooke. Quest’ultima in particolare, ha trascorso due stagioni anonime per il suo blasone d’atleta, anche se nella prova in linea ai Mondiali ha sfiorato il bronzo. Prima avversaria di questo poker d’atlete? La gelosia. E mica la butto lì così tanto per fare. Tra le ruote rosa la rivalità sa essere anche più acida che tra i maschietti. Sul GS Giordana però, tornerò tra poco.
Quest’inverno dei nomi importanti come Noemi Cantele e Claudia Hausler hanno cambiato teams. Ma l’Italia si fa sentire anche a livello di squadre. Proprio la sopraccitata Hausler correrà in Italia con la Diadora (o Geox)-Pasta Zara (ormai “casa Cervelo”, con la Pooley iridata a crono, non le garantiva più i gradi dell’atleta di punta), ed oltre alla super-squadra della quaterna Baccaille-Bastianelli-Cooke-Guderzo, va detto che la Diadora (o Geox) è roba nostra, ma con licenza USA. Cosa che fa girar le scatole da un lato, e forse anche dall’altro. Antenne dritte in direzione di questa formazione, che con l’arrivo della statunitense Mara Abbott (vincitrice dell’ultimo Giro), sarà un’altra squadra da considerare come riferimento.
Sempre tra le atlete estere, Emma Pooley ha corso una gran stagione. La ciclista in miniatura d’oltremanica ha vinto il titolo iridato a cronometro, il Giro del Trentino ed al Giro-Donne ha conquistato la maglia verde. Sembra arrivata al momento migliore della carriera. Se la Cervelo avesse inteso prima che la Hausler non aveva le gambe del 2009, forse la Pooley avrebbe fatto le foto del podio finale di Monza, e non sarebbe giunta soltanto 5^ a quasi 8 minuti dalla Abbott. Facilmente il Giro del Trentino e quello italiano saranno gli obiettivi principali.
Scrivendo di gare a tappe noi italiani abbiamo per ora un solo nome, che non faccio perché sennò scriverei cose troppo di parte. Dopo il 3° posto al Giro dell’anno scorso, la bionda ciclista in questione parte come riferimento di Casa-Italia per la corsa più importante.
In questo 2011 ci aspettiamo anche i primi numeri di alcune cicliste che nelle ultime due stagioni sono entrate nella categoria “belle speranze”. Non scrivo dei nomi perché non sta bene – Patuzzo, Berlato, V.Bastianelli, Scandolara sono tutti cognomi! – ma qualcosa d’importante sarebbe bello vederlo da queste ragazze.
Un paio di atlete, tra quelle più note, avranno molta curiosità attorno, e qui torno al Team Giordana/MCipollini. Dopo 2 stagioni grigie, la fuoriclasse gallese Nicole Cooke torna in una squadra con un grande tasso di talento da mettere sul piatto dei pronostici. Molto furba a sfruttare le fasi decisive nei finali di corsa, l’iridata/olimpica 2008 era allora l’unica in grado di tenere testa alla fenomenale Marianne Vos. Sarà ancora così? Certamente la Cooke sarà probabile atleta di riferimento nelle classiche, dove avrà delle gregarie di nome Baccaille, Guderzo, Bastianelli… ciclisticamente parlando, roba di lusso. La gallese era, fino a due anni addietro, una di quelle cicliste che era meglio non avere a ruota per non dover rischiare di dover pensare solo al secondo posto all’arrivo.
Marta Bastianelli è tornata in gruppo l’estate scorsa dopo 2 anni di squalifica e un’infortunio (che arrivò durante quest’ultima). Al tempo, l’atleta laziale non fece in tempo a godersi molto il titolo iridato, che arrivò la squalifica dopo gli Europei. Ora torna a correre dentro un progetto di primo piano, e dovrà probabilmente attendere la sua occasione. Quando hai delle compagne di squadra di nome Cooke (iridata e olimpica 2008), Baccaille (tricolore ’09 e ’10) e un’altra ciclista di cui non scrivo il nome perché già si è capito (iridata 2009), non potrà pretendere “carta bianca” nelle corse più attese.
Tra gli altri nomi che vedremo nelle prime file, Marianne Vos non può non essere al primo posto. L’olandese rimane ancora la ciclista più completa. L’argento – l’ennesimo! – ai Mondiali d’Australia, la maglia ciclamino al Giro con vittorie di tappa, la Coppa del Mondo e la posizione di grande favorita, quest’anno, per la terza vittoria nel Trofeo Binda. Come dire; “Scusate se non ho vinto il Mondiale!”
Sarà un’anno importante anche per la tedesca Ina Yoko Teutemberg, regina tra le velociste e vincitrice di 4 tappe consecutive al Giro 2010, che con il Mondiale per ruote veloci di quest’anno, cercherà l’impronta finale prima dell’inizio della sua fase calante riguardo alla carriera. Ma noi mica c’abbiamo una Sgarbozza qualunque….
Edita Pucinskaite si è ritirata. Eh si! Un saluto alla forte ciclista lituana che è uscita dal gruppo dopo una carriera di grande livello. In poco più di un’anno tante signore del plotone sono scese di sella. Fabiana Luperini, Nicole Brandli, Diana Ziliute, ora la Pucinskaite. Chi saluterà il plotone a fine stagione? Tempo al tempo e buon Roata a tutti!
Magazine Ciclismo
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