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Scorci di una Firenze non turistica

Creato il 12 settembre 2010 da Simonetta

Questa mattina, complice una bellissima giornata di sole e la necessità di mia figlia di visitare il Museo Bardini qui e Galleria Palatina di Palazzo Pitti qui, ne ho approfittato per riappropriarmi di una parte di città che ha un fascino particolare, non essendo toccata dal turismo di massa, vale a dire la zona d'oltrarno ed in particolare Piazza S. Spirito.
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
Piazza Santo Spirito, per molti anni la più grande della città, è una piazza del quartiere di Oltrarno a Firenze e si è formata nel Duecento per accogliere le folle che assistevano alle orazioni degli agostiniani, titolari della basilica di Santo Spirito, (dalla quale prende il nome) chiesa rinascimentale, ultimo capolavoro di Filippo Brunelleschi.
 A sinistra della facciata si accede al piccolo museo della Fondazione Romano situato nel Cenacolo di Santo Spirito.
Palazzo Guadagni
Fra le numerose case quattrocentesche che circondano la piazza, spicca nell'angolo sud-est il palazzo Guadagni, costruito per la famiglia Dei intorno al 1505 dal Cronaca.
Un tempo era decorato da graffiti bianchi su fondo nero al primo e al secondo piano, opera niente meno che di Andrea del Sarto ma sono andati purtroppo perduti. Al pianterreno nel 1914 è stata inaugurata la prima biblioteca comunale di Firenze, tutt'ora esistente.
Fontane
La fontana che oggi si ammira in piazza ha una grande vasca ottagonale in pietra serena, con al centro un elemento verticale marmoreo elegantemente modanato, con due vasche più piccole concentriche, dal quale cade lo zampillo d'acqua. Sul lato davanti alla chiesa si trova una vasca esterna, usata come abbeveratoio, con una lunetta decorata dal bassorilievo di testa di Medusa dalla quale esce l'acqua.
Risale al 1898 il monumento all'agronomo Cosimo Ridolfi, fondatore dell'Accademia dei Georgofili, opera di Raffaello Romanelli sistemata all'estremità sud. Nel 1976 il centro della piazza è stato lastricato nuovamente con pietre antiche.
I tabernacoli
All'angolo con via del Presto di San Martino è presente un piccolo tabernacolo barocco con una statuetta della Madonna in gesso incorniciata da volute. Ai piedi della statua è raffigurato lo stemma della famiglia Vettori-Capponi, un tempo proprietaria del palazzo sul quale si trova l'edicola sacra. Un secondo tabernacolo è posto all'angolo con via delle Caldaie, sul palazzo della famiglia Dati, e raffigura una Madonna col Bambino, copia di un'opera a Palazzo Pitti. Agli inizi del Novecento qui era posto un bassorilievo in stucco del XV secolo di soggetto analogo, che andò disperso e fu sostituito con l'immagine attuale nel 1909.
Le feste
Piazza Santo Spirito, come le altre grandi piazze fiorentine antistanti le chiese degli ordini mendicanti (Piazza Santa Croce, Piazza Santa Maria Novella, ecc.), è stata fin dal Medioevo uno dei luoghi della città deputati allo svolgimento di feste, giochi e manifestazioni.
In particolare per il suo ruolo di centro della vita religiosa, economica e sociale del quartiere d'Oltrarno, la piazza, oltre ad ospitare manifestazioni a carattere cittadino, ha sempre ospitato anche feste legate al Quartiere. Tra queste la più importante era la festa di San Rocco, patrono dell'Oltrarno, che cadeva il 16 agosto e veniva festeggiata imbandendo la cena in piazza, per gli abitanti della zona e per i loro ospiti.
Qui si teneva l'importante fiera di San Martino, dedicata ai tessuti di lana, che si estendeva anche nella vicina via Maggio.
Una tradizione che si è conservata fino ai nostri giorni è invece quella della piazza come luogo di scambio, essa ospita infatti quotidianamente il mercatino rionale e, con cadenza mensile, mercatini di artigianato e di antiquariato.
Sede frequente di mercati e mercatini (uno quotidiano si svolge ogni mattina, mentre altri si svolgono nei fine settimana), è ricca di ristoranti e locali notturni, botteghe artigiane e studi di artisti. qui
Come ogni seconda domenica del mese, in tutta la piazza si svolge un  animato mercato con banchi che espondono svariate tipologie di merce, con prevalenza comunque di oggetti di modernariato, prodotti alimentari e utensili per la cucina delle più svariate provenienze .
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
Di fronte a questo banco che esponeva i più svariati tipi di contenitori, piatti, piattini, tazze, teglie in ceramica ecc., non ho potuto resistere ed ho comprato una minuscola salsiera con un cucchiaino degno di "un servizio delle bambole di un tempo che fu"
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
Nella piazza non mancano le botteghe artigiane e di prodotti di varia natura come raramente se ne vedono ancora in giro: in particolare  mi ha colpito questa  di civaie, termine che soprattutto a Firenze viene ancora usato per indicare le botteghe che vendono soprattutto i semi di leguminose e tutti i  prodotti per l'orto.
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )
scorci di una Firenze non turistica ( parte prima )


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