Il luogo evoca il pensiewro di uno spazio fisico, le caratteristiche che assume, il carico di simboli e segni ne determinano una moltitudine di significati, fino a determinarne lo spirito, l’atmosfera, l’anima. Questo post dedicato a luoghi speciali, con un’identità sviluppata che va oltre i limiti fisici e si dà come qualcosa di vivo e vissuto, quella di spazio esperenziale prima in un modo oggi in un altro. Sto parlando di librerie sorte in posti in passato investiti di altre funzioni e che ora conservano tratti della loro originaria identità arricchite dal fascino dell’arte e della cultura.
Tornando in Europa, troviamo la Boekhandel Selexyz Dominicanem, a Maastricht: Trasformare i luoghi, dare un nuovo senso nel gioco infinito che gli uomini fanno con la costruzione dei significati è sempre qualcosa di affascinante e produttivo. Ne vengono fuori luoghi nuovi, eppure sempre gli stessi, sulle stessa fondamenta ma aperti ad ulteriori comunicazioni.
Barter Books, nel Regno Unito: Una vecchia stazione ferroviaria in stile vittoriano costituisce lo spazio da cui è stata ricavata una delle più grandi librerie di libri usati della Gran Bretagna ed offre anche eccellenti strutture per mangiare, aree salotto, un camino nella vecchia sala d’attesa e servizi igienici. Mentre ci si sposta tra cd, dvd e libri, soprattutto tenendo un’attenzione particolare per la collezione che varia di giorno in giorno a seconda di quello che è stato venduto/portato in baratto, un piccolo treno corre sopra la libreria. Il passato, anche in questo caso, arricchisce e stupisce!
Ler Devagar, a Lisbona:
Il proscenio è ancora avvolto in spesse tende color cremisi, il palcoscenico è sede del caffè del negozio. Il teatro, progettato dagli architetti Peró e Torres Armengol e inaugurato nel maggio del 1919, è diventato una libreria nel 2000 in grado di combinare la maestosa architettura con le bellezze del design e le necessità di un il negozio.
Infine quella che preferisco: Lello e Irmao, nel cuore di Oporto, nei pressi della Torre del Clero, si innalza la facciata neogotica, progettata dall’ ingegnere portoghese Francisco Xavier Esteves nel 1906, di un edificio che oggi ospita quella che tra tutte penso sia la libreria più bella del mondo! Dettagli d’epoca creano un’atmosfera in grado di trasportare indietro di cento anni, enormi scaffali di legno pieni di libri sfiorano il soffitto a vetri che proietta la luce naturale dando vita ad uno scenario insuperabile dove protagonista è una bellissima scala in legno intagliato.
Questo è un luogo che narra, racconta di sé e degli uomini che ci sono passati, di oggi e di domani. Non è un posto solo per la vendita, l’aspetto commerciale impallidisce sotto il potere della magia!
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