Rieccola, in TV, annunciare con aria sussiegosa che lei, si, ha “fatto i suoi compiti delle vacanze”. Tu la guardi incredulo, incerto se si tratti di un cinepanettone anni 60 o piuttosto di una tua fantasia autopunitiva, a causa di qualche travagliato passato scolastico. Ti dai un pizzicotto, sperando che la visione scompaia come un’allucinazione di fine estate, ma niente, la sua faccetta appuntita è sempre lì, che ti guarda, ti ammonisce, ti bacchetta idealmente. Stiamo parlando di Elsa Fornero, Ministro del lavoro (quando?) e delle politiche sociali (quali?). L’allegoria preferita della Sig.ra Ministro è quella della maestrina di Scuola Elementare. In questo senso, la Fornero ci ha retrocessi rispetto al Berlusconi, il quale paragonava l’Italiano medio ad un ragazzino di prima media all’ultimo banco. Ebbene, qual è la visione palingenetica sottesa alle politiche della nostra maestrina e di tutto il governo?
Siamo una classe indisciplinata, in cui occorre mordere il freno e fornire la mission, la quale consiste, più o meno, in una corsa sfrenata per aggiudicarsi il primo banco, a costo di accoppare qualche compagno più incapace. Non ci sono altri incentivi, dato che il lavoro, a causa del depauperamento dell’economia reale, neanche esiste più. Non per niente, si è anche prolungata l’età pensionabile ad libitum, forse fino al decesso, creando un tappo definitivo per le nuove generazioni, le quali camperanno per sempre sulle spalle di mamma e papà, finché ci sono.
Nei compitini che la Fornero ha fatto a casa all’inizio del suo mandato, prima di dare lezione a tutta la classe dagli schermi tv, si è verificato però un errore grossolano, di quelli da matita rossa sottolineata tre volte: ha creato quella massa di derelitti, di scorie umane da sfuggire come la peste, che prendono il nome mediatico di esodati. Lei deve essersi sentita un pò una demiurga, una divinità creatrice, a cui vanno offerti annualmente riti sacrificali, per la fertilità della terra e delle donne gravide. Deve essere stato per questo che si è commossa profondamente, nell’annunciare una riforma delle pensioni che rimarrà nei secoli come il maggior esempio di sadismo politico e sociale. Si sa, un dio che si rispetti è esigente ed inflessibile. Ella, così come tutto il governo, non sono permeabili a suggestioni verbali o ad argomentazioni razionali. Che ognuno vada per la sua strada, tanto, i 390.000 senza stipendio né pensione loro non li incontreranno di sicuro. Per suprema degnazione, la Fornero ha concesso la grazia regale a 120.000 di quei 390.000. Un terzo circa lo ha chiamato “salvaguardati” e si è messa l’anima in pace. Chi sono costoro? Nessuno lo sa. Inutile chiedere all’INPS, ti guardano con faccia stranita, come se tu avessi una malattia contagiosa….inutile chiedere alle direzioni territoriali del Lavoro, a cui bisogna presentare la domanda per accedere alla categoria degli eletti….si limitano a passarti qualche foglio da compilare, dopo di che, il deserto. Non ti resta che aspettare che arrivi “Beatrice” la perturbazione buona, per così dire, che, dopo tanta calura indiavolata, snebbi il cervello ai burocrati e faccia uscire i topi dai tombini presso cui si erano accasati comodamente.
Mi chiedo: ma un diritto negato, può essere concesso in tranche, solo ad alcuni, ad episodi e in sequenze come i gialli in tv? Al peggio non c’è mai fine. Speriamo che alle prossime elezioni non si presenti Zeus in persona!
Nad7