Il Giappone è sulla strada giusta, ma la strada è ancora lunga.
Se contro la Nuova Zelanda i cherry blossom non avevano mai visto l'avversario a portata di mano, contro la Scozia, nonostante il risultato non sia mai apparso realmente in discussione, il Giappone si è portato per ben due volte ad un solo punto di distanza. L'ala Fukuoka ha varcato per ben due volte la linea di meta avversaria ed ha dimostrato di essere un giocatore in grado di fare la differenza negli spazi. Tanaka ha guidato ancora una volta i suoi con precisione, il training ad Otago ed agli Highlanders sta dando i suoi frutti, così come per il tallonatore Horie, sempre preciso in touch e protagonista assieme ai propri compagni in prima linea di una mischia che sul terribile campo del Murrayfield ha dominato gli avversari.I margini di miglioramento sono stati esposti in meno occasioni rispetto alla gara contro gli all blacks, ma più per demerito degli scozzesi che per merito dei giapponesi. La difesa ha chiuso gli spazi molto bene, ma è stata costretta al fallo troppo spesso, l'attacco ha dimostrato grande tenacia ed ha costruito fasi su fasi senza però dimostrare troppa fantasia nei momenti in cui i centri avrebbero dovuto prendere l'iniziativa.
Dall'altra parte per la Scozia diversi spunti positivi, ma la debolezza in mischia e l'aver lasciato spazi alle ali giapponesi non lasciano ben sperare per l'arrivo degli springbok la prossima settimana.