tipo questa
Quindi no, non si può avercela con loro. Poi un giorno sei da sola in macchina, lo sai che ti doveva capitare, Albertino o chicchessia lancia la canzone e tu indignata ti schifi, sbraiti anche contro il tizio delle rose che sembra invece apprezzare molto il pezzo. Tsè. Passano dieci secondi e sai già la canzone a memoria: anche questa volta ha funzionato, il tormentone quello fruibile ha fatto il suo corso e ora sei tu quella che non vede l'ora di sentire Will chiedere BRING THE ACTION! Non puoi fare a meno di stare a sentire quanta insulina prenderà il pezzo prima di scendere e poi risalire e poi ancora fermarsi. Perché non esiste tormentone senza una struttura a parabola. Ma quello che è davvero fantastico, il vero fenomeno della hit è lei, Britney Spears. Gli esperimenti pop-dance li aveva già fatti, dei bei fiaschi tipo «Hold it Against Me». Dimenticandoci la produzione, se tutto fosse dipeso da Britney quel pezzo non avrebbe mai potuto avere la stessa potenza di «Scream & Shout» -paradossalmente- perché Britney si impegnava troppo. Non siamo in «Rhythm is a Dancer», niente vocioni, qui vogliamo sentire il robot. Ed è lì, che Britney crea la cosa più bella degli ultimi 12 mesi di Dance Chart dei canali musicali di Sky: la trans robotica della Germania dell'est. Quel ALL EYES ON US! fatto di auto-tune, pronuncia alla «Eins Zwei Polizei» e di ripetività priva di sentimento che -me vojo rovinà- nemmeno i Kraftwerk. Cancellata l'ultima goccia di umanità della bionda con il cuore troppo grande (Povera Britney, ma adesso guarda come sta bene, sorride! Che cuore grande che ha Britney!) Will.i.am è riuscito nel miracolo di creare una delle cose più belle degli ultimi mesi: in una scala da 0 a «Call Me Maybe», questo pezzo è oltre. Come oltre è questo succulento remix opera di una fuorviante idea del vecchio P. Diddy che chiama a sé macellai del calibro di Hit Boy, Waka Flocka Flame e quel pazzo di Lil Wayne. Il beat è rallentato per lasciar spazio alALL AIZ ON UZ!