È appena uscito un libro scritto a più mani da giornalisti, filosofi, scrittori e critici d’arte abbastanza conosciuti (alcuni molto noti), dove sono riportate interviste (circa 30 autori in forma di interviste ed appunti) ad alcuni autori sardi o di origine sarda.
“Al di là della destra e della sinistra” è stato curato dal futurista di Ferrara Roby Guerra e Sandro Giovannini, edito dalla casa editrice La Carmelina. Le prefazioni presenti nel testo sono state curate da Giovanni Sessa, Sandro Giovannini, Roby Guerra, Antonio Saccoccio, Graziano Cecchini (e cover), Luigi Tallarico, Zairo Ferrante.
Gli autori di origine sarda sono il ricercatore gramsciano di Ales Luigi Manias (Oristano), Seconda Carta (poetessa dell’Ogliastra), la redattrice ed editrice di Oubliette Magazine Alessia Mocci (Medio Campidano), la scrittrice di Roma Maria Antonietta Pinna, originaria di Sassari dove si è anche laureata.
Estratti
“….Recuperare l’eroismo della persona ed inserirlo nel progetto della comunità, significa veramente andare realisticamente al di là della destra e della sinistra, qualsiasi cosa temano i nostalgici di qualsiasi provenienza o setta. .” Sandro Giovannini
“… Contro la nobile sterile casta destrorsa/sinistrorsa, neuroni specchio avariati…
Da rott-amare! Compresi Laio, Giocasta e Edipo… Noi negli anni dieci/duemila siamo figli di Icaro e Venere, semmai, nati nella nuova Odissea, monoliti e Hal 9000 infanti..” Roby Guerra
Intervista a Giuseppe Manias
Gramsci e il duemila: solo per la Poesia o invece anche nel cibermondo una Idea forte per un futuro più umano e creativo
Giuseppe Manias: Gramsci ci dà in passato un esempio di modernità quando parla ad esempio dell’importanza nelle scuole di portare l’insegnamento della logica formale e sempre attento ad ogni scampolo di modernità e attualità analizzandolo sempre il modo storicistico e critico. Per l’appunto il metodo di analisi gramsciano fa sempre fare un passo avanti.
Intervista a Seconda Carta Ichnussa duemila
La poetessa Seconda Carta, perché l’ultima (come si firma su Facebook…)?
Seconda Carta: Rispondo con un pizzico d’ironia: perché a scuola ero sempre la secchiona, la prima della classe e non mi erano consentiti cedimenti o stanchezza, flop negli studi, dovevo studiare e studiare. Ma per me lo studio è sempre stato piacevole, mi coinvolgeva e mi interessa tuttora perché è conoscenza, apertura di pensiero: un individuo preparato è certamente meno influenzabile, condizionabile, è capace di effettuare scelte libere e indipendenti. E quando dopo vari ripensamenti ho deciso di pubblicare i miei testi poetici letterari come “l’ultima”, devo dire che mi sono divertita; il Vangelo insegna che “gli ultimi saranno i primi”… chissà. Ho pubblicato tre sillogi poetiche, tre libri: due in italiano e uno monolingue in sardo. La mie produzioni parlano di Terra, la mia, di libertà, di diritti, dell’ universo femminile, di lavoro ed emigrazione. Mi piace moltissimo scrivere in Sardo. I ntanto ho ultimato il quarto lavoro in questi giorni, con la collaborazione di Antonio Ghironi, un audiolibro con 33 componimenti recitati da noi e musicati. A marzo invece sarà pronto il quinto, stavolta un saggio storico dedicato al lavoro femminile in Ogliastra. Per la cultura non omologata, che non gode di media compiacenti è un bell’inizio. Sono un’autrice indipendente che non pubblica a pagamento.
Intervista a Maria Antonietta Pinna: la parola come bricolage
Poesie, narrativa, saggistica storica, teatro… un percorso/discorso eclettico, un filo d’Arianna… costante o Wireless in libertà ”calcolato”?
Maria Antonietta Pinna: La struttura di ciò che scrivo è basata su una libertà calcolata. Nel caso dei saggi giustifico ciò che affermo utilizzando fonti e bibliografia accreditata. Apro un varco alla sperimentalità cercando di dare ai testi un taglio nuovo, di vedere le cose da un punto di vista non ancora indagato. Mi piacciono i documenti inediti, specie se antichi o poco conosciuti, mi diverto a trascriverli secondo precise regole paleografiche per poi costruire dei paragrafi basati su un’accurata schedatura del documento stesso, attraverso la rilettura e la costruzione di un disegno coerente che abbia una sua validità storica, senza ipotesi fantascientifiche non suffragate da prove. Di recente ho finito di scrivere un saggio demonologico, “Picacismo simbolico”, basato sulla trascrizione di un inedito inquisitoriale, che, analizzato alla luce dei fatti, ha messo in luce aspetti curiosi e particolari su un argomento così spesso indagato. Ho voluto costruire un libro che avesse un taglio sperimentale ma nel contempo fosso dotato di un ricco apparato di note e una bibliografia di tutto rispetto.
Intervista a Pierluigi Casalino: arabo futurismo?
A.M.: Lei viene citato da nuovi futuristi nel libro “Futurismo per la nuova umanità” (Armando editore) . In che senso lei trova spazio tra gli autori futuristi e di cose futuriste, considerati i suoi interessi storici e soprattutto di ordine geopolitico?
Pierluigi Casalino: Sulla mia percezione futurista il mio pensiero è già stato espresso in “Futurismo magico”, ma non ho mancato di descrivere il mio mood futurista in alcuni altri interventi, specialmente nei miei articoli. Mi piace ricordare in proposito “Futurismo. Non solo Dragoni e Chimere” e “Il sogno del futuro” . Quello è il mio manifesto futurista, un manifesto anche di rilevanza sociale, se non di estetica sociale.
Giuseppe Manias (Oristano, 1969) col fratello Luigi gestisce la Biblioteca Gramsciana di Ales. Nel 2007 ha curato per i Quaderni Tresso nel n. 60 la bibliografia all’ unico discorso parlamentare di Antonio Gramsci e nel n. 63 della stessa rivista ha pubblicato, con un’introduzione di Aldo Borghesi, due suoi saggi dal titolo “Antonio Gramsci e il movimento anarchico nel periodo de “L’ordine Nuovo” e “Camillo Berneri tra Antonio Gramsci e Carlo Rosselli”. E spesso impegnato in convegni e in attività divulgative nelle scuole sul pensatore alerese. Recentemente ha ospitato a Ales, Biblioteca Gramsciana, lo storico Emilio Gentile, l’illustratore Marco Lorenzetti, l’attivista Graziano Cecchini, oltre a diverse iniziative culturali, spesso dedicate a Gramsci, letterarie e d’arte contemporanea.
Seconda Carta (Ogliastra), poetessa e animatrice culturale. Ha ideato e curato gli eventi: “Su Movimentu Poeticu Natzionali, “Su Beranu Nou”, “Ichnos Mundu”, Moda-Cultura-Tradizione e Innovazione, “Su Primu Festival de Sa Sarda Poesia”. Nel 2012 tra i poeti selezionati per la rassegna poetica web, a cura di Biblioteca Gramsciana (Ales, Oristano). Interviste e articoli su Eccolanotiziaquotidiana (Roma). Ha pubblicato i libri “Sono canto di libertà”, “La dignità e l’audacia delle donne”; (con l’attore e regista Antonio Ghironi), l’audio-libro (CD) “Profumo di Ichnussa e ballate di Donne”.
Maria Antonietta Pinna (Sassari,1972), laureata in materie letterarie, specializzata in criminologia clinica e psicopatologia forense con lode. Esperta di libri antichi e moderni. Ha pubblicato “Dalle galee al bagno al carcere”, 2010, Armando Siciliano Editore. “Io vedo!” (racconto tratto dal libro L’occhio clinico ) è stato pubblicato dalla rivista siciliana Notabilis, nonché da vari blog letterari e siti web; “Il morto, ovvero tutta colpa del polistirolo”, Antologia Quinto colore racconta l’Italia “Fiori ciechi”, (narrativa) prefazione di Sonia Argiolas, settembre 2012, Annulli , “Mister Yod non può morire”, (teatro), prefazione di Alfonso Postiglione, La Carmelina edizioni, novembre 2012. “Lo Strazio”, poesie noir, Marco Saya Edizioni gennaio 2013. Cura il sito/blog collettivo Destrusturralismo e altro, collabora con il blog e web-magazine Sul Romanzo in qualità di pubblicista e con il blog di Bartolomeo di Monaco. Curatrice della collana di filosofia esoterica per Albero Niro editore.
Alessia Mocci (Cagliari, 1982) redattrice ed ideatrice di Oubliette Magazine, divenuto nel maggio del 2012 fonte accreditata per la sezione cultura su Google News. Curatrice della sottocollana editoriale Oubliette per la casa editrice laziale Edizioni DrawUp.
Written by Roby Guerra
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Edizioni La Carmelina