Scritture invisibili

La magia che sprigiona quel filo di inchiostro a cui non diamo solo forme ma anche significato è la scrittura, una delle colonne portanti dell'intera umanità.
Sostituita negli ultimi anni da una tastiera e spesso dal toner di una stampante, rimane comunque sempre importantissimo saper scrivere anche con una penna, secondo me. Soprattutto è importante non perdere la scrittura per infognarsi in quella melma di abbreviazioni dementi che spesso si leggono da un cellulare, e che la mia sintesi vocale legge in aramaico antico.
Io quando vedevo scrivevo sempre ed ovunque. Poi persi la vista e, la penna, la carta e tutti i miei fogli scritti, hanno perso ogni valore per me. Rimane solo il ricordo, la memoria.
Alberto ha di recente affrontato questo argomento chiedendo di ricevere qualcosa di scritto (vedi il POST), io ho mandato una frase a cui sono molto legata, scritta appena persa la vista, quando ancora tenevo una penna in mano e non avevo difficoltà a farla scivolare sulla carta. Oggi scrivo con una penna solo per fare la mia firma, ma Alberto mi ha regalato una cosa che prendo come dono di compleanno (domenica 9, e di domenica sono nata). E' la prima volta che la mia calligrafia è nel web, pensavo di non avere più una "prima volta" in questa vita, e invece.. ;)
Quindi grazie Alberto e a tutti coloro che stanno commentando il suo post e la mia scrittura! Li leggi e vedi QUI.
La frase è questa, una di quelle a cui mi sono aggrappata per non essere risucchiata dal "buco nero", una di quelle che chiamo scritture "esoteriche", e infatti sono riemersa:
"Un passo falso e sprofondi nell'abisso... ma ciò che fa annegare non è l'immersione bensì rimanere sott'acqua".