Una domenica dello scorso mese di luglio mi reco in una riserva naturale, quella della foce del Belice, nella speranza di trovare un mare pulito rispetto a quello che avevo trovato il giorno prima a Triscina (schiumetta sospetta, alghe da eutrofizzazione, magari qualche oggetto antropico galleggiante tipo frammenti di plastica, o altro...).
Effettivamente nella riserva l'acqua era pulita: vuoi per la distanza dalle case e dalla foce, vuoi per le boe che tengono i natanti lontani dalla costa, vuoi per altri motivi, l'acqua (pur con qualche presenza algale sospetta) era limpida.
Mi ha stupito tuttavia la sfilza di lidi presenti sulle dune: entrando da Marinella di Selinunte, ricordavo infatti un solo lido "storico", all'inizio del litorale. Quel giorno invece ne distinguo almeno tre, consecutivi - a parte delle fasce di "spiaggia libera" interposte fra l'uno e l'altro.
Mi chiedo che senso ha autorizzare tutti questi lidi dentro un'area protetta, con tanto di distese di ombrelloni e sedie a sdraio.
Tanto più che ho avuto l'impressione, per non dire la certezza, che per consentire la fruizione e l'installazione dei lidi era stata spianata (!) la parte di spiaggia fra la battigia e le prime dune...
Come ciliegina sulla "torta", il rumoroso sorvolo di deltaplani a motore: ma il regolamento della riserva (che adesso non ho sottomano) consente questo tipo di attività?
La Provincia Regionale di Trapani, in fase di "estinzione", è ancora il gestore della Riserva? E che prospettive ci sono, dato appunto questo clima di smobilitazione?
Cordiali saluti
Angelo Troìa