Il comunicato di Antonio Agazzi (gruppo consiliare “Servire il cittadino”) richiama il sindaco Stefania Bonaldi agli impegni assunti in consiglio comunale, nel discorso di insediamento del 21 maggio.
Antonio Agazzi nell’atto di alzare la mano per chiedere la parola: i suoi interventi non perdonano
Bonaldi aaveva promesso di azzerare prossimamente tutti i cda delle partecipate dirette e indirette. Invece tutti i consiglieri d’amministrazione sono al loro posto, nota Agazzi, anche quelli del partito del sindaco, il Pd: Bruno Garatti e Giorgio Pagliari non si sono certo dimessi. Vecchia maggioranza e vecchia minoranza hanno ancora i loro posti… E il rinnovamento sulla base della competenza? Agazzi chiede anche che Scrp torni al ruolo che le assegna lo statuto: niente gestioni dirette, ma stazione appaltante; Scrp inoltre dev’essere società patrimoniale, il sistema delle scatole cinesi dei cda dovrebbe subire un taglio. Inoltre Agazzi chiede bandi pubblici, non più di due mandati per amministratore, e l’introduzione del principio di responsabilità diretta patrimoniale degli amministratori. Segue l’intero comunicato del capogruppo di “Servire il cittadino”
0.000000 0.000000“Azzeriamo nei prossimi giorni tutti i consigli di amministrazione delle società a partecipazione diretta e indiretta del territorio e ricomponiamoli sulla base di criteri condivisi, da codificare insieme negli statuti, laddove non previsti, orientandoli al rispetto delle competenze nella gestione, e pure alla salvaguardia delle minoranze”. Stefania Bonaldi – Sindaco di Crema, 21 Maggio 2012, discorso di insediamento pronunciato al cospetto del Consiglio Comunale riunito per la prima adunanza.
“Nulla di velleitario. Non intendiamo buttare in aria i tavoli e le scrivanie”. Stefania Bonaldi – Sindaco di Crema, 28 Giugno 2012, intervento di replica alla discussione relativa alle linee programmatiche 2012-2017 dell’Amministrazione da Lei presieduta.
Come volevasi dimostrare. La montagna sta partorendo il topolino.
Stefania Bonaldi intende cavarsela sostituendo l’Amministratore di Cremasca Servizi Giorgio Lazar (al 100% del Comune di Crema) e surrogando il dimissionario – per intervenuta incompatibilità – Simone Beretta dal c.d.a di S.C.R.P.?
Per altro, non ammette che, al limite, siano state incaute le Sue parole; è più facile asserire di essere stata fraintesa.Comunque, dopo avere con insistenza e a gran voce, da Capo Gruppo del PD, allora in Minoranza, contestato il sistema “a scatole cinesi” delle Partecipate e chiesto a Bruttomesso la rimozione del Presidente di Scs Servizi Locali s.r.l. per il cosiddetto abuso edilizio del Calciotto (con Mozioni proposte e votate); dopo aver reiteratamente affermato – nei confronti tra candidati Sindaci, in campagna elettorale – che si dovevano tagliare gli sprechi che si annidavano, in modo consistente, in seno alle Aziende Pubbliche; dopo aver scritto parole precise e impegnative nel programma elettorale: “È sotto gli occhi di tutti l’assoluta incapacità negli ultimi anni di governare il sistema delle aziende: i servizi erogati hanno grosse lacune (vedasi la gestione appalto calore) non c’è controllo della spesa, emergono criticità gravi nella gestione dei servizi (soprattutto SCS servizi locali). Sarà necessario metter mano ai cambiamenti, che per noi sono: 1) ripartire dall’originario statuto di SCRP, che deve tornare al ruolo strategico di “Grande Comune” del territorio; una società sgravata da tutti i compiti di gestione diretta, che recuperi le funzioni strategiche di gestione del patrimonio e di stazione appaltante dei servizi a rete per tutto il territorio…; 2) razionalizzare e ridurre le altre società operative, superando il modello “a scatole cinesi” attualmente in essere che rende il sistema privo di una reale governante ed impedisce un’effettiva capacità di controllo da parte dei Comuni; 3) ridurre la composizione nei consigli d’amministrazione e nella direzione tecnica, ponendo vincoli di trasparenza e competenza nelle nomine, tramite bandi pubblici, prevedendo al massimo 2 mandati per ciascun amministratore ed 1 solo corrispettivo (anche in caso di nomina in diversi organismi), nonché l’introduzione del principio di responsabilità patrimoniale degli amministratori…”
….dopo tutto ciò il Sindaco di Crema si arrende ai partiti, si fa garante della conservazione dello status quo ante, non riesce a ottenere nemmeno dal Suo partito – il PD – le dimissioni degli eterni Bruno Garatti e Giorgio Pagliari; si prepara, anzi, con ogni probabilità, a mantenere a lungo incardinati su comodi e ben retribuiti scranni Amministratori nominati dal Sindaco che l’ha preceduta e dai Sindaci del territorio, della vecchia Maggioranza e della vecchia Minoranza.
Evidentemente, ora, anche il tema delle competenze non è più da annoverare tra le priorità.
Oppure sono tutti qualificati gli amministratori in carica…e prima Stefania Bonaldi diceva le bugie?
Il Sindaco che prometteva il rinnovamento si rende strumento dell’ennesimo inciucio e si autocandida al ruolo di Sindaco Gattopardo.
Antonio Agazzi
Capo Gruppo Consiliare di “Servire il cittadino”