Sculture allo Zoom

Creato il 01 luglio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Lo Zoom si riscopre, ancora una volta in modo innovativo.

Contest di sculture nella stagione estiva al parco naturale di Cumiana

Negli ultimi tempi il bio parco naturale Zoom, in provincia di Torino, si è confermato come uno dei parchi naturali più belli ed innovativi d'Italia.

L'ultima novità presentata dal parco è un'iniziativa artistica di notevole portata: il progetto "Zoomaginario", arrivato ormai alla sua terza edizione. Il sottotitolo dell'iniziativa esprime già il concetto: "Bestiario fantastico: uno zoo parallelo ed impossibile". Insomma, lo scopo del progetto è di presentare delle opere d'arte, soprattutto sculture, dal sapore fantasioso, mitologico o simbolico.

Zoomaginario, per la terza volta allo Zoom

Zoomaginario è un progetto ideato tre anni fa da Francesca Canfora e Daniele Ratti, che continuano a curarne anno dopo anno la qualità e la realizzazione. Non si tratta di un'iniziativa fine a se stessa: lo stesso Daniele Ratti fa parte della direzione artistica di Paratissima, evento annuale torinese che dal 2005 espone e cerca di fare emergere le opere di arte contemporanea più belle in circolazione. Paratissima è un evento collaterale della famosa Artissima, importante mostra di arte contemporanea che si svolge in autunno tutti gli anni a Torino, una delle mostre più celebri a livello nazionale e che porta con sé un movimento culturale decisamente variegato, tra cui, per l'appunto, Paratissima - amata soprattutto dai giovani perchè non eccessivamente intellettuale come Artissima ma sempre nuova, giovane e colorata. Una sorta di galleria d'arte in cui tutti possono partecipare: l'iscrizione non è in base alla fama, o al grado di preparazione scolastica, bensì vengono selezionati i lavori più originali e apprezzabili. Paratissima si ispira agli eventi collaterali che illuminano città come Milano nei periodi fieristici più importanti come ad esempio il Salone del Mobile ed il suo famoso Fuorisalone.

E infatti le opere esposte allo Zoom verranno poi conservate per la prossima edizione di Paratissima, la decima, dove avranno un loro spazio personale.

Un'ulteriore caratteristica che contraddistingue le opere avveniristiche dello Zoom, oltre allo stile e alla storia, è il materiale. Verranno utilizzati solo materiali riciclati o di scarto, in un'ottica biologica che si accorda bene col parco. È come se le opere divenissero parte integrante dello Zoom grazie ai temi e grazie alla loro naturalezza e biologicità. Questa esposizione che si potrebbe definire green - in tutti i sensi - è stata curata da Chiara Otella e Stefania Naretto, due collaboratrici dello studio di architettura Lineeverdi, specializzato nella progettazione del paesaggio dello Zoom.

La mostra sarà presente fino a fine ottobre, quando il bio parco chiuderà per l'inverno. Le selezioni per le dodici opere da esporre allo Zoom è stata chiusa lo scorso 28 febbraio, e a fine ottobre verrà premiata l'opera più bella e rappresentativa che rimarrà nel parco in pianta stabile. Il vincitore del contest avrà in segno di riconoscimento e merito un premio in denaro di 3000 euro.

Non è finita qui, però. Come per le precedenti edizioni, anche quest'anno l'arte si unisce alla scrittura, per creare qualcosa di nuovo. La partecipazione dello scrittore Gianluigi Recuperati, infatti, permetterà di avere dei racconti creati apposta per le opere d'arte. Ogni opera verrà narrata da un racconto composto da Recuperati per l'occasione.

Lo Zoom: come nasce e cosa fa

Il parco dello Zoom nasce da un sogno, da un progetto quasi impossibile. Il proprietario del parco, infatti, aveva ricevuto in affidamento due tigri - e già la storia assume una piega quantomai particolare -, e decide di ricreare per loro un ambiente dove vivere che ricordasse il più possibile l'habitat naturale. Così, ampliandosi e assumendo sempre più le sembianze che ha oggi, il parco si è ampliati, accogliendo animali nati in cattività in luoghi simili a quelli di provenienza, collaborando con diverse associazioni nel campo della tutela degli animali e soprattutto delle specie in via d'estinzione.

Cosa si può trovare allo Zoom

Un posto meraviglioso e magico dietro casa, a due passi da Torino - in strada Piscina a Cumiana - dove fare delle esperienze naturalistiche uniche e dove incontrare l'arte e la natura unite insieme. Lo Zoom infatti non offre al suo pubblico - di bambini come di adulti - solamente un ingresso ed una visita al parco. Tra le tante iniziative, è possibile fare un tuffo nella piscina Bolder Beach, dove solo una vetrata trasparente divide i pinguini dalla spiaggia. Insomma potrà sembrare di nuotare con i pinguini affianco. Si può dare da mangiare alle giraffe, o ai pinguini. Si può provare a fare volare i falchi, diventando falconiere per un giorno. Si può avere un tete à tete con le tre tartarughe giganti del parco, Ursus, Ercole e Atlante; si può fare un'esperienza da keeper di quattro ore con i biologi professionisti che lavorano all'interno del parco per assistere, monitorare e preparare il cibo per le giraffe o per i lemuri, quasi si fosse in Madagascar. Esperienze emozionanti non solo per i piccoli, bensì anche per il pubblico più grande. Partecipando a queste esperienze si contribuisce a progetti internazionali per la salvaguardia delle specie in via d'estinzione in tutto il modo. Non solo. Allo Zoom si possono organizzare eventi privati, compleanni, visite con le scuole, eventi aziendali, sia per feste che per riunioni - uno stimolo alla creatività.

L'iniziativa e i suoi dettagli sono consultabili online sul sito ufficiale dello Zoom, ma è possibile informarsi anche via mail all'indirizzo info@zoomtorino.it oppure contattare il parco telefonicamente al numero 011.9070419.


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