Scuole aperte

   
                                                                                                                                                        Molte scuole della provincia di Varese alle 18 di oggi, domenca 20 maggio, avevano le luci accese e i portoni aperti. L'iniziativa, partita dalle scuole di Brindisi dove all'istituto professionale Morvillo Falcone è esplosa sabato mattina la bomba che ha ucciso Melissa Bassi e ha ferito altre 7 ragazze, velocemente si è espansa a tutta Italia.
 Questa sera le scuole superiori di Busto Arsizio, Varese, Saronno, ognuna a suo modo, hanno voluto dare un segnale attraverso i loro dirigenti scolastici, le insegnanti e soprattutto i ragazzi che in alcuni casi si sono radunati davanti ai portoni d'ingresso spontaneamente per un momento di riflessione.
A Busto Arsizio ci sono stati momenti di riflessione al liceo Tosi con il preside Giulio Ramolini che ha parlato ad una trentina di studenti che si è presentata all'appello: «Siamo qui perchè dobbiamo dare una risposta ad un atto gravissimo che non deve avere nessuna cittadinanza - ha detto il dirigente scolastico -riaffermiamo con forza la nostra opposizione a qualsiasi attacco alla democrazia, di qualinque matrice esso sia», alcune rappresentanze di studenti del liceo Crespi e dell'artistico Candiani si sono trovate al Tempio Civico, vicino al Comune, altri studenti si sono, infine, radunati all'Itc Tosi. Per tutti in questo momento non ha assolutamente importanza quale sia la matrice dell'episodio che ha sconvolto l'intero Paese. Da parte di tutti i dirigenti è chiara la volontà di organizzare altre manifestazioni per dire no ad ogni forma di violenza e terrorismo.