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Scuole, esodati ed occupazione femminile

Creato il 20 febbraio 2014 da Csimmve

Il grande piano di riforme

Sono francamente perplessa dalle dichiarazioni programmatiche di Renzi durante l’intervista di poco tempo fa a Friedman trasmessa martedì 18 febbraio da LA7. Ci sono diverse cosucce che mi danno molto da pensare. La prima affermazione riguarda la necessità di creare asili nido a tappeto. Cosa buona e giusta. La chiosa di Renzi è un po’ meno intelligente: così si dà lavoro alle donne, visto che negli asili nido lavorano soprattutto donne e ci si riporta in linea con il livello di occupazione femminile in Europa.

Credo che occupazione femminile non significhi solo impieghi da educatrici, sicuramente necessari ma che non esauriscono le risorse dell’altra metà del cielo. Seconda chicca. Visto il bisogno di flessibilità è normale che a 55 anni si venga licenziati. Pensiamo che sia un dramma? Ma no, basta riqualificare con corsi di formazione e oplà il lavoratore anziano trova subito pronto un nuovo lavoro. Beato Matteo che crede ancora alle favole. Terza amenità. La scuola deve rimanere aperta mattina, pomeriggio e sera per diventare un punto di aggregazione con la collaborazione di insegnanti e genitori. Ovviamente le scuole dovranno essere tutte belle in ottimo stato di manutenzione e pulizia. Ha solo omesso di dire dove prenderà i soldi per trasformare le scuole sporche e spesso cadenti in centri di cultura permanente. Quarta solenne dichiarazione. Il cuneo fiscale verrà tagliato e così in busta paga il lavoratore che percepisce 1300 euro al mese avrà ben 100 euro in più, non i soli 10 elargiti da Letta. E con quei 100 euro in più, queste le quasi testuali parole, si rilanceranno i consumi perché i padri di famiglia potranno comprare uno zainetto al loro figlio o portarli al cinema… Se non fosse che la situazione è tragica verrebbe da ridere. Pensare che 100 euro al mese risolvano i problemi dei sottosalariati e li spingano a folleggiare mi sembra quasi insultante. In definitiva vista e sentita l’intervista sembrano i soliti proclami a cui siamo ormai abituati da decenni, conditi di ingenuità e omissioni. Ad ogni cambio di faccia al governo arriva il mago in grado di creare un milione di posti di lavoro, ridurre il deficit, aumentare gli stipendi e chi più ha fantasia più ne spara. Ma di legislatura in legislatura il paese affonda sempre di più. Speriamo, per il bene di tutti, di non essere di nuovo finiti nella rete dell’ennesimo cacciaballe, che per giunta non abbiamo neppure eletto…


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