Ieri sera sono rientrato a casa dal club a un ora decente e cosi',dopo una frugale cena,mi sono messo a zoomare fra i canali del digitale terrestre.
Non c'era un cazzo come al solito,una noiosa partita di coppa Italia,mission impossible 2 e cose simili.
Su canale 5 c'era il film tratto dal libro di Moccia "scusa se ti chiamo amore".una roba melensa e adolescenziale ma c'era Raul Bova,uno dei pochi attori veri e seri del nostro cinema,oltre ad avere una bella presenza e' bravo,impegnato nel sociale e non l'ho mai sentito dire grosse cazzate,cosa che in Italia oramai e' piu' rara che trovare un tartufo nei giardini Reali.
La trama era scontata,un quasi quarantenne si tromba una bella diciassettenne e ci fa una storia con tutte le complicazioni che la differenza di eta' comporta.
In questi ultimi 6 anni per 3 volte mi sono trovato in simili situazioni,lavoro nelle palestre e faccio villaggi,diciamo che capita di trovarsi in simili pasticci,l'importante e' saperne uscire al momento giusto e senza danni...ma lasciamo stare.
La cosa che mi ha colpito ma che d'altronde gia' sapevo era il vedere le ragazzine 17/18 enni del film che sono il reale e fedele specchio della nostra gioventu' in tutta la lor ...leggerezza...mi vengono in mente altre parole per definire quello stato di cose ma preferisco ...leggerezza.
I nostri ragazzi in effetti sono cosi'dei bambini e poco piu'.
Pensiamo alle 17/20 enni a Cuba.
Donne fatte,mature,che spesso hanno passato la prima adolescenza a sfuggire a padrasti e zii che le inseguivano per il campo con la pinga di fuori,ragazze a cui i professori a scuola toccavano il culo dopo 2 giorni,ragazze che magari si caricano sulle spalle tutta una famiglia,che sanno tutto quello che c'e' da sapere della vita e del sesso,degli uomini e dei loro inganni.
Fra le nostre ragazzette e le loro coetanne cubane c'e' un oceano ma in realta' ce ne sono 10,non so se sia meglio avere come ideale di vita una velina o aspettare uno yuma che la vita te la risolve....