si lo so come inizio sembra molto adolescenziale…
ma questa è una lettera d’amore,
la lettera d’amore di un adolescente a sua madre.
Uno di quegli adolescenti in piena crisi di rigetto nei confronti dei genitori…
uno di quegli adolescenti che vorrebbe solo una mamma diversa,
incoscente del fatto che ognuno ha la mamma che si merita
(ogni madre è cattiva se anche i figli lo sono).
Questa è una lettera d’amore da uno dei tuoi figli,
di quelli che per te hanno sempre fatto poco… poco affetto, poco impegno, poco sostegno.
Non il peggiore dei tuoi figli,
ma di certo uno di quelli che fa più fatica a dimostrarti che ti vuole bene.
Il fatto è che io a volte ho paura di dirti quanto ti voglio bene…
perchè se davvero fossi mia madre allora tutti mi chiamerebbero mammone
ma visto che sei quel che sei, allora chi dice di amarti a volte viene chiamato in modi molto peggiori.
E poi ho visto cosa ti hanno fatto… quelli che dicevano di amarti.
(Mi hanno detto che piangevi in quei giorni, spaccata in due dal dolore… io non ero ancora nato, ma avrei voluto esserci… chi sa se avrei avuto il coraggio di fare qualcosa per te)
Questa è una lettera d’amore, l’unico e forse il più bel regalo che potrei fare a mia madre nel giorno del suo compleanno…
Un compleanno importante questo, sia per me, che per te…
non solo per la cifra tonda… ma anche perchè quest’anno ho l’occasione magnifica di festeggiare il tuo compleanno nel posto in cui sei nata.
Sono a Torino Mamma…
sono a più di mille chilometri da casa, ma sono lo stesso a casa… e tutto questo grazie a te.
Questa è una lettera d’amore, perchè volevo dirti grazie:
grazie innanzi tutto per la lingua con cui mi hai cresciuto,
la mia lingua Madre..
Questo suono armonioso, musica dolcissima, canzone stupenda… oceano di vocali in cui naufragare è dolce.
Grazie in secondo luogo per i dialetto,
così puro, così autentico, così famigliare.
Grazie per il mio, come per tutti gli altri.
Grazie per essermi stato vicina sempre… mi sono allontanato da te, e ti ho portato dentro come un tesoro, con la testa alta, e la vergogna dove nessuno poteva vederla… chiusa in fondo nel cuore.
Grazie per avermi insegnato che “la libertà personale è inviolabile” e che “tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero” e “la propria fede religiosa”…
Grazie per essere ancora viva… in ogni momento, ti ho visto piangere di gioia e di dolore, ti ho visto crollare e poi rialzarti, litigare con te stessa fino a farti del male, ti ho visto tremare… e quelle volte mi hai fatto paura.
Grazie per avermi dato il piacere di scoprirti, nella tua storia passata e presente, nelle tue profonde convinzioni, nella tua bellezza, nei tuoi sapori.
Grazie per l’articolo 11, si lo so qui ti lascio scoprire, ma quando ho saputo che “mia madre ripudia la guerra” mi sono commosso…
Ora che lo so… se qualcuno dovesse chiedermi:
“perchè sei contro la guerra ?”
io potrò rispondere: “perchè mia madre non vuole… e i non voglio darle un dispiacere”
e si… quel giorno sarò per tutti un mammone
ma sarò anche patriottico e per una volta non me ne vergognerò.
Grazie perchè è bello sentir parlar bene di te…
anche se capita sempre più di rado
Grazie per aver ispirato a Bernard Russel queste parole:
“l’Italia, la primavera, il primo amore… queste tre cose messe insieme possono rendere felice anche il più cupo degli animi”
Quindi grazie per le tue 150 primavere
Grazie per avermi fatto tornare adolescente, perchè l’amore per la mamma è il vero ed unico primo amore…
Grazie di avermi fatto italiano.
Non posso fare altro che essere felice.