Una collaborazione tra un gruppo di astronomi della Sloan Digital Sky Survey (SDSS) e della Pennsylvania State University, ha permesso di ottenere una nuova mappa dell’Universo che copre più di un quarto dell’intero cielo. La mappa è ricca di così tanti dettagli che occorrerebbero 500 mila TV ad alta definizione per vederla nella sua interezza. La mappa, che è caratterizzata da più di un triliardo di pixel, è stata realizzata grazie alle osservazioni raccolte negli ultimi dieci anni. Essa ci mostra, con dettagli senza precedenti, la distribuzione delle stelle, delle galassie e dei quasar e ci permette di tracciare la loro evoluzione nel corso del tempo cosmico relativamente agli ultimi sei miliardi di anni. Inoltre, osservando il modo con cui le galassie si raggruppano gli astronomi possono ricavare almeno due informazioni: la prima riguarda il grado di addensamento delle galassie da cui possiamo capire indirettamente come l’Universo si è espanso nel corso del tempo; da questa prima informazione possiamo calcolare qual è il contenuto di materia presente nell’Universo e quindi risalire alle componenti principali quali la materia scura, l’energia scura e la materia ordinaria. Nonostante la mappa copra una enorme area di cielo essa offre indizi anche sulle piccole scale cosmiche: l’Universo è di fatto pieno di triliardi di piccole particelle, i neutrini, che sono il prodotto delle reazioni nucleari che si hanno nelle stelle. Studiare queste particelle è di fondamentale importanza per determinare la loro massa e porre così ulteriori limiti al suo valore.
arXiv: Clustering of Sloan Digital Sky Survey III Photometric Luminous Galaxies: The Measurement, Systematics and Cosmological Implications
arXiv: New Neutrino Mass Bounds from Sloan Digital Sky Survey III Data Release 8 Photometric Luminous Galaxies