Secondo uno studio per ora riservato in mano dal Consejo Superior de Deportes (CSD) il calcio spagnolo negli ultimi dieci anni avrebbe accumulato un debito complessivo di 3.600 milioni di Euro, dei quali 752 milioni nei confronti dello Stato che è il principale creditore delle squadre di Serie A e Serie B spagnola. L'altro dato preoccupante che emerge è che ci sono ben 22 club professionistici interessati da procedure concorsuali.
La situazione in realtà è in miglioramento nei saldi perché lo scorso mese di aprile il debito sembrava aver superato i 5 miliardi di Euro ed aveva generato anche l'apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea.
Insieme alla decisione recentemente presa di introdurre l'obbligo del pareggio di bilancio a partire dalla stagione 2013/2014, il CSD ha costituito una Commissione che su base trimestrale riceve e valuta i dati provenienti dai club, che dovranno fornire le informazioni in tempo utile per consentire un giudizio entro il 1° luglio.
Per il primo anno di applicazione della norma le sanzioni saranno rappresentate dal divieto di operare con il calciomercato in entrata, mentre dalla stagione 2014/2015, invece, le squadre che non dovessero rispettare il requisito del break-even potrebbero addirittura essere sanzionate con la retrocessione d'ufficio e, nei casi più gravi, escluse dai campionati professionistici.