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Se anche Magalli ci crede

Creato il 27 gennaio 2015 da Symbel

Se anche Magalli ci credeL’uomo del momento è senza ombra di dubbio Giancarlo Magalli. Conosciuto perlopiù per aver condotto programmi rai piuttosto sciapi, spesso chiamato a fare il tappabuchi per portare senza troppi scossoni la puntata fino alla fine. Parliamo certamente di un indiscutibile professionista dotato di battuta velenosa, che tuttavia deve la sua recente ribalta a una serie di pagine facebook che ne fanno sberleffo, un fenomeno paragonabile, anche se di portata inferiore, ai facts di chuck norris, ma con un umorismo meno ispirato e originale, e a volerla dirla tutta meno incisiva dello stesso Magalli.
Per le recenti votazioni delle quirinarie del Fatto Quotidiano il nome di Giancarlo Magalli ha avuto una ascesa vertiginosa, tanto da scalare rapidamente la classifica tra i possibili successori allo scranno di Napolitano. Il fatto in sé meriterebbe un ghigno di scherno per venire liquidato velocemente. Chi conosce i meccanismi del web ed è sufficientemente scafato riconosce l’operazione per quella che è: una trollata al fatto quotidiano, un modo irriverente per ridicolizzare i sondaggi, le quirinarie di grillina memoria.
Quello che stupisce però è l’incredibile mancanza dell’opinione pubblica nel saper leggere il fenomeno, appiccicandoli analisi sociologiche piuttosto risibili sul sentimento anticasta degli italiani. Lo stesso Magalli, che pure non è né sprovveduto né tanto meno ingenuo, ringalluzzito da questo inaspettato occhio di bue sul suo personaggio, si è lanciato in dichiarazioni un filo ardite. Prima di tutto si è fatto portavoce di non si sa chi, contro i soliti nomi della casta, ed infine paventando un possibile metodo Boffo su di lui da un giornale di centrodestra, reo di aver pubblicato una foto vecchia dove sembra un buffone, per metterlo in ridicolo “perché non si sa mai”.
Ecco che il confine tra il prestarsi al gioco e prendersi sul serio diventa sottilissimo, il tutto per la gioia degli admin delle pagine su Magalli.

Martin Sileno (redattore)

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