Se facciamo la rivoluzione ognuno si sentirà in diritto di eliminare quelli che ritiene deleteri per la comunità. Se vogliamo la democrazia si dovrà scegliere il meno peggio.
Creato il 25 gennaio 2013 da Slasch16
C’è chi crede di chiamarsi fuori non votando perchè la politica gli fa schifo il problema è che la politica non ha schifo di niente ed anche se ti chiamerai fuori ti coinvolgerà comunque.
Il partito perfetto non esiste, come non esiste il cittadino elettore perfetto e quindi o scegli tra il meno peggio, quello che ti somiglia di più partendo da valori ai quali non intendi rinunciare come l’antifascismo, l’antirazzismo, l’uguaglianza dei diritti, l’equità fiscale ecc.ecc. Oppure fai la rivoluzione.
Sappi però che se facciamo la rivoluzione ognuno vorrà fare la sua. Ognuno avrà la sua bella lista di banditi da mandare alla ghigliottina e non è detto che le liste coincidano, io stesso potrei far parte di una lista di pericolosi sovversivi comunisti da far fuori.
Il nemico, spesso, dipende dai punti di vista e se pretendo che venga accettato il mio è ovvio che altri pretenderanno che venga accettato il loro.
Terminata la pulizia resteranno in poche migliaia e non so quanti di noi saranno ancora davanti ad un pc a scrivere che abbiamo sbagliato tutto perchè il prezzo della perfezione non solo è stato immenso ma non l’avremo nemmeno raggiunta.
Ci resta solo la democrazia che per forza di cose costringere a scegliere il meno peggio, come consigliava anche Machiavelli.
Machiavelli aveva un senso dell’ironia spiccato ma sulle cose serie era intransigente come, quasi, tutti noi ma essendo intelligente sapeva anche che la perfezione non è di questo mondo e quindi invitava a scegliere senza spaccare il capello in due.
Tra le liste che si presenteranno alle elezioni ce ne sono parecchie che credono di avere la verità in tasca, la soluzione migliore, il metodo per cambiare tutto ed il più in fretta possibile per rendere il nostro Paese il più civile possibile.
A parte il fatto che un Paese si misura dalla civiltà dei suoi cittadini e non mi pare che il nostro sia in classifica
nè in Europa nè nel resto del mondo e se ci distinguiamo è per le nostre debolezze, mancanze, schifezze, chiamatele come volete.
Dicevo, di tutte le liste che propongono le loro soluzioni nessuno sarà abbastanza forte da governare da sola.
Noi dobbiamo ringraziare i Padri Fondatori di averci dato una Costituzione che ci mette al riparo dai colpi di mano della politica a meno che non ci sia un colpo di stato affidato alle armi.
Nessun partito sarà in grado di governare da solo ed è una fortuna perchè se vincesse il Pdl, cosa che non credo nel modo più assoluto, il piduista blatera di cambiare la costituzione in nome della governabilità, di fatto vorrebbe un regime guidato dal più intelligente, lui. Il piduista per eccellenza.
E’ talmente perso nei suoi deliri da ritenere di cambiare la costituzione con i vari Scilipoti che riuscirà a fare eleggere in Parlamento, a maggioranza semplice, in 19 anni di frequentazione dei luoghi istituzionali non conosce ancora la Costituzione sulla quale ha giurato più volte.
Se gli avessero consegnato una copia della costituzione illustrata con le foto di qualche sgarruppata, in mutande, di quelle che ha mandato in parlamento si sarebbe reso conto che per cambiare la Costituzione ci vogliono i due terzi del parlamento, cosa impossibile anche con il porcellum costruito per fare un colpo di stato in tono minore.
Adesso sono tutti agitati, qualcuno si illude che votando questo o quello si risolverà la situazione avremo un Paese migliore ma non è così avremo solamente una paralisi ed anche chi non avrà scelto verrà diretto e condizionato come prima, più di prima.
Purtroppo io non ho le certezze che ha la Carfagna, non credo che il piduista puttaniere pedofilo evasore corruttore e corrotto sia stato il più bravo di tutti, come non ho la certezza che la lista per la quale voterò io sia per forza perfetta o la migliore, mi basterebbe che riuscisse a mettere in atto due o tre punti base del suo programma.
Voterò Ingroia, la rivoluzione civile, con un occhio di riguardo per il Senato nel senso che piuttosto di rischiare di non arrivare all’8% di sbarramento posso votare Pd al senato e Rivoluzione civile alla camera.
Perchè questo voto disgiunto?
Perchè sono un pragmatico, se alla camera ci fosse una bella presenza di Sel e Rivoluzione civile anche Bersani avrebbe le mani più libere e potrebbe non avere bisogno di alleanze di piombo che gli impedirebbero di muoversi.
Tanto Bersani non ha bisogno dei due terzi del parlamento, non ci pensa nemmeno a cambiare la Costituzione nei suoi capisaldi.
Ieri sera a Servizio Pubblico c’erano una concubina ed una leva nuova del Pdl, la Comi, che ha due lauree una delle quali presa in Bocconi.
Due lauree buttate via perchè si è comportata come un Sallusti qualunque, cercando di infangare un candidato nella lista di Ingroia.
Certo si presenta meglio di Sallusti, esteticamente, ma in quanto a falsità e spudoratezza non ha niente da invidiargli.
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