Se fossi un libro sarei “Memorie di una ragazza perbene” di Simone de Beauvoir. Un libro che racconta quello che cercavo dalla mia vita.
Studentessa di filosofia, innamorata di Sartre, donna libera e radicale.
Per un certo periodo le nostre vite si sono somigliate: all’Università frequentavo un ragazzo del mio corso di studi, certo non simile a Sartre, più kantiano direi, ma guardavamo lo stesso orizzonte e ci univano gli stessi ideali. Oggi lui è un giornalista, io una blogger anonima.
Anche la sua vita, quella di Simone, è stata caratterizzata da rapporti difficili con la famiglia e con gli amici, come la mia vita.
Ho sentito Simone come una sorella, come un punto di riferimento, di partenza e di approdo.
“Mi dicevo che fintanto che vi fossero stati i libri la mia felicità era assicurata” o “Non sapevo bene se la mia aspirazione fosse di scrivere libri, da grande, oppure di venderli, ma ai miei occhi il mondo non conteneva niente di più prezioso.”
Nel suo femminismo mi sono riconosciuta e nella sua libertà di pensiero mi sono rispecchiata.
E tu, in quale libro ti riconosci?