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Se il papi chiede, qualcuno si attiva

Creato il 17 agosto 2010 da Speradisole

Sappiamo che quando i finiani hanno preteso dal governo. di cui fanno parte, il rispetto della legalità, sono stati presi di mira e praticamente cacciati dalla maggioranza e dal partito.

Formalmente, se non materialmente sono già fuori.

Alcuni finiani  denunciano  fatti sconvolgenti,  come, per esempio, di essere pedinati. Che significa?

Che i servizi segreti, quelli deviati, si sono messi a disposizione di qualcuno per fabbricare dossier contro? Tipo il dossier Caldoro?

Questi dossier vengono poi mandati al Giornale di famiglia, perché faccia da megafono e diffonda tutto il fango possibile sui personaggi sgraditi. Solito sistema.

Lo abbiamo visto con Boffo, che si è dovuto dimettere dal direttore dell’Avvenire, vi assistiamo ora con Fini, reo di aver “derubato” il suo partito, An.

Qualcuno potrebbe applicare, anche al capo dello Stato Napolitano, il metodo  Boffo già abbondantemente  collaudato  dal giornale di famiglia,  nella persona del direttore Feltri, che si è rivelato il portavoce ufficiale di Berlusconi.

Un bel dossier, da tirar fuori a puntate, per costringere Napolitano a dimettersi. Il sogno di Berlusconi.

A sentire Briguglio, uno dei finiani, nei servizi segreti opera un alto funzionario indagato per strage di mafia. Non una strage colposa, ma per l’assassinio di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta. Quindi un possibile dossieraggio contro Napolitano, è più che possibile.

Ma di che cosa Napolitano potrebbe essere incriminato?

Non certo per i calzini turchesi. Forse c’è qualcosa da tirar fuori dalla commissione Mitrokhin, quella che per tanto tempo ha indagato sui politici italiani, e che inventò parecchie balzanerie su Prodi, travolta poi dallo scandalo “betulla”.

Ma Paolo Guzzanti, che è stato il capo della suddetta commissione Mitrokhin, esclude che Napolitano possa essere stato una spia del KGB, nessun dirigente del PCI era minimamente compromesso, perché c’era proprio una direttiva precisa del KGB che impediva, per prudenza, di assumere membri del PCI nel Kgb.

E allora?

 L’unica cosa, tutta politica, sono i fatti del 1956, quando Napolitano si schierò a favore dell’intervento sovietico in Ungheria. Ma sono fatti risaputi e su questo fu attaccato duramente anche dal proprio partito. O forse la signora Clio, è andata dal parrucchiere sbagliato?

Ma, come dice Guzzanti: “E’ il primo caso della storia delle democrazie, in cui un capo della maggioranza distrugge con le sue stesse mani la propria maggioranza. Berlusconi non può lamentarsi di un ribaltone, ha fatto tutto da solo, e poi frigna perché vorrebbe le elezioni anticipate. Il Colle gli risponde: t’arrangi perché lo decido io se si fanno  o no le elezioni e se c’è una maggioranza diversa, non si fanno”.

E allora si sono aperte le cateratte del cielo, contro Napolitano. Si minacciano milioni di persone in piazza al solo pensiero di una governo “tecnico” come PDL e Lega lo definiscono, si minacciano i peggiori disastri dei questo mondo.

Bossi ha già detto che riapriranno tutte le frontiere e o noi saremo sepolti dai clandestini, le tasse passeranno a livelli intollerabili, il federalismo va in cantina definitivamente, in piena crisi economica finiremmo tutti sul lastrico.



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