
Avevo tacchi alti, un abitino fasciante e due biglietti per il concerto di Angela Hewitt, pianista classica di incommensurabile rilievo.Martedì questo, c'est a dire ieri, avevo all star e jeans con risvoltino.Azzannavo un rotolo piadinoso, con dentro la qualunque, e compravo i biglietti per "Magic Mike XXL".Se ve lo dovessero chiedere, è un filmaccio.Di quelli confezionati ad opera d'arte, per strappare gridolini ed applausi in sala, con un tasso testosteronico importante, e l'idea fissa che, un giorno, voglio anche io assistere a una roba così. Uno spogliarello intendo. La trama è abbastanza scarna, diciamo che la sceneggiatura, probabilmente, giace su un paio di fogli a protocollo, con le righe in avanzo qua e là.Ma c'è comunque un chè di importante, nelle gesta di Mike e la sua banda di culturisti erotici, il culto per la femmina. Tutto il film è avvolto in un, non sottile, involucro di femminismo spinto.I protagonisti si danno da fare, e non solo con la sempre splendida Jada Pinket Smith, che fa loro da apri-pista, o con la bonona fotografa con al massimo 8 anni per gamba; no, i 5 dell'ave Luxuria, scatenano i loro perfetti deretani, sui bacini di qualsiasi regina capiti loro a tiro.Si, regine, perché ognuna di noi è una regina che cerca un re che la idiolatri, venerando la sua bellezza, mentre esaudisce ogni fantasia.
