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Se Matteo diventa il Divo Giulio, muore

Creato il 18 febbraio 2014 da Candidonews @Candidonews

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Renzi è Renzi perchè fa “il Renzi”. Sembra uno scioglilingua ma non è così. Il sindaco di Firenze è diventato popolare proprio per il suo ‘modo di fare’, per la voglia di rottamare la vecchia politica.

Molti immaginavano che non appena ottenuto l’incarico avrebbe presentato subito la lista dei Ministri. Un esecutivo ricco di novità, una squadra snella e pronta a lavorare per  ‘cambiare verso’ al Paese.

La realtà si è dimostrata ben diversa. I dubbi di Napolitano sui Ministeri chiave. Il tira e molla di Alfano, le richieste dei Popolari e di Scelta Civica, i paletti posti dalla minoranza democratica, i no ricevuti da svariate personalità a cui era stato proposto un ministero. Prudenza, quindi. Ci vorranno alcuni giorni per quadrare tutto e proporre un Esecutivo credibile e che regga alla prova del Parlamento. Poltrone. Alla fine quello è il nodo principale.

Il Renzi decisionista lascia spazio al Renzi mediatore. Qui sta il grosso rischio per il Segretario PD. La sua forza era proprio la novità, l’allergia alle vecchie regole della politica. Oggi invece sta entrando a far parte del ‘sistema’. Se Matteo apparirà come il Divo Giulio perderà tutto il credito accumulato in questi anni.

Conoscendo la persona credo comunque che nella lista dei Ministri troveremo dei nomi ‘non previsti’ e ad effetto. Non può davvero affidarsi al discusso amministratore di Trenitalia Moretti o promuovere Pinotti da sottosegretario a Ministro. Se vuole  rappresentare il cambiamento, pur nelle difficoltà di un governo di coalizione, dovrà imporre novità, competenza e freschezza alla sua squadra.

Giovedì o venerdi la presentazione dell’esecutivo. A breve capiremo quindi quanto Renzi sia rimasto Renzi e di conseguenza quanto la sua ‘mission’ possa avere durata.


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