Se mi lasci ti uccido, variazioni sul tema

Creato il 11 dicembre 2013 da Valeria Polverino @missvalesbooks

Buongiorno Booklovers!
Settimana davvero molto strana questa...da quasi 10 giorni sono "bloccata" a leggere Per dieci minuti, l'ultimo libro di Chiara Gamberale. Non che non mi stia piacendo, anzi...vi sono mai capitati dei periodi in cui il libro che stavate leggendo era in perfetta sintonia col vostro umore? Ecco, a me capita spesso. Per questo motivo questa settimana le due rubriche che curo in maniera più assidua (Teaser Tuesday e WWW Wednesday) si sono prese un po'di vacanza. Avendo qualche recensione arretrata ho deciso di dare  loro un po' più di spazio e così oggi e domani mi concentrerò su due libri letti di recente.
Più che una recensione quella di oggi è una riflessione: agli occhi di qualcuno le mie recensioni possono apparire superficiali e non dettagliate. Non mi va di tediarvi con riflessioni colte ed analisi critiche, quelle le lascio fare agli esperti. Le mie sono delle riflessioni, ovvero dopo aver letto un libro cosa mi rimane.Detto questo, credo sia giunto il momento di svelarvi il titolo del romanzo, ovvero Se mi lasci ti uccido, variazioni sul tema, scritta da Norma Stramucci e pubblicato da Abel books che ringrazio per avervi inviato una copia.
Edito ebook: Abel Books
Lunghezza stampa: 103 pagine
Prezzo: 4,99 €

Ho ricevuto il libro di Norma Stramucci qualche giorno dopo il 25 Novembre, data scelta per celebrare la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Le parole di questo libro pesano come un macigno, poco più di 100 pagine ma sembrano 1000. Ogni giorno le cronache riferiscono casi di femminicidio, donne che trovano la morte ad opera di mariti, amanti, ex. Il messaggio del libro? l'orco puo' assumere molteplici forme: puo' essere l'amore di gioventù, il marito amorevole, il padre cattivo. Comune la sorte per le protagoniste dei tre racconti, Cristina, Eva e Simona. Cristina dopo essere stata sedotta dall'uomo sbagliato rimane incinta ed è costretta a sposarlo, mettendo da parte il suo sogno di terminare i suoi studi universitari. Il marito diventa il suo carnefice: Cristina è costretta a subire ogni forma di violenza fisica, psicologica e sessuale, vuole salvarsi ma soprattutto vuole salvare i propri figli. Eva, figlia di ristoratori, sposa un uomo molto più grande di lei: premuroso, gentile, disponibile, cerca di esaudire ogni sua richiesta. Sembra un matrimonio perfetto ma non è così.Simona è una giovane oncologa sposata e madre di una bambina, Susanna. Da un momento all'altro la piccola cambia e Simona fa un'atroce scoperta.Credo che il racconto più riuscito sia il primo: la storia di Cristina viene raccontata ed analizzata in maniera chirurgica, l'autrice descrive in maniera dettagliata le violenze subite dalla donna. Ho trovato il racconto Eva non interessante come il primo: la narrazione degli eventi è intervallata sovente dalla descrizione di fatti di cronaca realmente accaduti. Più volte sono stata sul punto di interrompere la lettura del terzo racconto. Il tema trattato si intuisce sin dall'inizio, più procedevo e più speravo che le vicende prendessero una piega diversa.E' sicuramente, per via degli argomenti trattati, un libro diverso rispetto alle mie letture abituali. Ho apprezzato molto lo stile narrativo dell'autrice, ovviamente non ho apprezzato la descrizione delle scene di violenza: non è un libro soft, le tematiche sono serie e di sicuro la Stramucci non poteva realizzare un'opera di denuncia senza soffermarsi sugli episodi di violenza di cui sono vittime le protagoniste.


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