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Recensione a “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale

Creato il 17 giugno 2015 da Soleeluna
La recensione

La recensione

È il primo romanzo che leggo di questa autrice e il risultato è che ho scaricato l’intera bibliografia, pronta a rimediare all’errore d’essere rimasta indietro.

Si sente nella pancia, la storia di Chiara, lì dove si aggrappano tutte quelle emozioni che ti tolgono l’appetito, che ti fanno restare sveglio di notte e ti obbligano a pensare. Allo scorrere del tempo, alle occasioni perdute e alle opportunità in attesa.

L’autrice ti porta per mano, attraverso una scrittura fresca, semplice e scorrevole. Da un’estetista a mettere uno smalto dal colore assurdo, ad ammirare un dipinto di JanVermeer, a dire ti amo a uno sconosciuto, a invitare cento persone per il giorno di Natale, a cucinare per la prima volta dei pancakes, a chiedere come stai? a tua madre, ad ascoltare senza interrompere…

Quello che per Chiara era perfetto e incorruttibile non esiste più. Abbandonata dal marito e senza più il lavoro che ama, si rifugia nella psicanalisi. Durante una seduta, le viene proposto un gioco: per un mese, per dieci minuti al giorno, fare qualcosa di nuovo. Chiara colleziona piccole esperienze che le rivelano realtà mai conosciute e che la condurranno a compiere delle scelte importanti. Chiara tornerà a vivere, scoprendo una nuova, seppure imperfetta, se stessa.

E impara Chiara e impari tu, lettore, che approfitti di questa storia per riflettere. Su quanto sia monocromatico il tuo mondo, tuo perché intorno a te ci sono inifiniti dieci minuti di altri colori e lo hai sempre ignorato. Sul fatto che Quando fanno qualcosa per noi, gli altri ci consegnano o in realtà ci tolgono un’occasione? E ti viene voglia di provarci e di scoprire se sei capace tu di fare quel qualcosa.

Ho trovato molta verosimiglianza nel dialoghi. La prova mi è arrivata dall’audio-lettura, a cura della stessa autrice. La Gamberale ha dato a ogni personaggio una voce, una personalità e un’anima. Aiutata, non c’è dubbio, dal fatto che questo romanzo sia in parte autobiografico. Si avverte che ce l’ha sotto pelle, questa storia.

Due le note stonate: lunghe autoriflessioni, a volte un po’ forzate, e troppi spot.

Il mio giudizio complessivo, in una scala da uno a cinque, è di quattro stelle.

Recensione a cura di Angela Gagliano

10 Giugno 2015


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