
Ma con quale coraggio osate sfidare una popolazione che continua a mantenervi nel lusso con tasse a livelli insostenibili, agevolando chi vive di usura e di furti? E colmo dei colmi ci accollate persino le bollette del gas e della luce che dovremmo fornire gratis a questa gente, mentre i nostri fratelli sono costretti a dormire sotto i ponti? Ma vi rendete conto di quello che state facendo? O siete idioti del tutto? Volete scatenare una guerra civile ribattezzata (tra poveri)? E non venite a parlarci di razzismo visto che ignorate persino il significato di questa parola! Razzismo è una concezione fondata sul presupposto che esistano razze umane biologicamente e storicamente superiori ad altre razze e a noi non è mai passato per la testa di pensare una simile cosa! Quello che voi chiamate razzismo, è in realtà discriminazione e può essere riferita anche in senso opposto, ossia nei nostri confronti! Mi piacerebbe porvi una domanda: se vi trovaste dinanzi ad un disastro atomico o naturale che sia e riusciste dopo giorni a procurarvi un po’ di cibo, lo dareste ai vicini di casa o ai vostri figli? Nessuno crede che salvereste i vicini di casa lasciando morire i vostri figli! Questo non si chiama razzismo, ma sopravvivenza, logica, buon senso, come recita la saggezza popolare: prima i tuoi poi gli altri se puoi. Se puoi!Cosa pretendete da un cittadino italiano, che dopo averlo preso a schiaffi porga l’altra guancia? Dimenticate che chi lo fece è poi finito sulla croce? Inoltre a che serve essere italiano, francese, russo o americano, solo per pagare le tasse? Per andare a farsi ammazzare in paesi lontani quando li richiamate alle armi? O anche per avere i sacrosanti diritti che gli spettano, per essere un cittadino nato in questo paese? Troppo comodo volere la botte piena e la moglie ubriaca, non vi pare? E vada per i profughi che si riversano sulle nostre coste per sfuggire alla morte, anche se a farsene carico dovrebbero essere quelle nazioni che scatenano i conflitti per ricavarne interessi economici, però aiutare dei poveri cristi, non è un dovere ma un atto d’amore che ci appartiene! Ma gli altri, a tutti gli altri che vivono nei paesi d’Europa nelle nostre medesime condizioni, non dovrebbe essere permesso di emigrare senza la garanzia di un lavoro certo, senza il quale è giocoforza, venire a delinquere! Inutile girarci intorno, è sacrosanto compito dello Stato quello di governare i propri cittadini, che non possono essere privati delle vitali necessità di sopravvivenza, e nemmeno equiparati agli stranieri, perché ciò significa andare contro natura: sono i cittadini italiani a mettere la nazione e la propria vita nelle vostre mani e solo ad essi dovreste sentirvi obbligati a rispondere!