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Luino, truffe agli anziani: fingeva di essere un tecnico dell’acqua, arrestato 43enne. In un anno bottino di 160mila euro

Creato il 13 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ stato arrestato stamane, dai Carabinieri di Luino con la collaborazione di alcuni agenti della Questura di Roma, un 43enne italiano, C.B.. Era ricercato in tutta Italia per truffe e furti ai danni di anziani, reati che aveva commesso nella Provincia di Varese nella seconda metà del 2014. Le indagini erano iniziate il 24 giugno 2014, quando una novantenne residente a Laveno Mombello era rimasta vittima di un raggiro. Nel corso di un anno i reati commessi avevano fruttato all’uomo ben 160 mila euro.

(statoquotidiano.it)

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Truffe agli anziani: 43enne si fingeva di essere un tecnico dell’acqua, arrestato. E’ stato arrestato questa mattina, dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino con la collaborazione di agenti della Questura di Roma, un cittadino italiano 43 enne, C.B., originario di Venaria Reale (TO) e domiciliato presso un campo nomadi situato nella zona di Carpignano Sesia (VC). L’uomo era ricercato in tutta Italia per truffe e furti ai danni di anziane persone, reati commessi in questa Provincia nella seconda metà del 2014. In poco meno di un anno i colpi portati a compimento hanno fruttato all’uomo un bottino di almeno 160 mila euro.

Le indagini dei carabinieri sono cominciate il 24 giugno del 2014, quando una donna 90 enne residente a Laveno Mombello è rimasta vittima di un raggiro, costatogli quasi 50 mila euro in preziosi e denaro contante. Questo episodio è stato seguito da altre tre furti con destrezza aggravati dalla avanzata età delle vittime (comunemente definite truffe agli anziani), di cui una tentata a Monvalle, il 18 giugno 2014, ai danni di una donna 90enne; una a Cocquio Trevisago, il 25 luglio 2014 ai danni di una donna di 77 anni (10.000 Euro in denaro e preziosi) ed, infine, una a Bodio Lomnago il 29 luglio 2014 ai danni di una donna di 81 anni (25.000 euro in contanti e 60.000 fra gioielli e oro).

Il modus operandi del 43enne era molto semplice. L’uomo si presentava presso le abitazioni delle vittime qualificandosi come dipendente dell’ASPEM (acquedotto), con la scusa di dover verificare nell’abitazione l’eventuale presenza di inquinamento dell’acqua a causa della presenza del mercurio. Grazie a ciò il 43enne riusciva ad avere la fiducia delle anziane donne, convincendo le vittime che la presenza di mercurio nell’acqua, avrebbe intaccato, danneggiandoli irrimediabilmente, i preziosi in oro nonché la filigrana presente nelle banconote. Pertanto, le induceva a riporli nel frigorifero, dicendo che il freddo avrebbe bloccato il processo di ossidazione e subito dopo, distratta la vittima con un pretesto, asportava tutti i beni, dileguandosi. Nei vari episodi criminosi, il soggetto, operava con tre complici (attualmente non identificati) utilizzando autovetture o motocicli con targhe falsificate.

Il 43enne era agli arresti domiciliari. Inoltre, i militari hanno denunciato ancora il 43enne poichè era sottoposto agli arresti domiciliari. L’uomo, nel periodo compreso dal 20 novembre 2013 al 10 febbraio 2015, aveva infatti compiute le truffe agli anziani sopracitate.

Grazie agli impianti di video-sorveglianza si è arrivati all’arresto del 43enne. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, Dottoressa Sara Arduini, grazie ad accurate verifiche, alla raccolta di testimonianze e all’analisi degli impianti di video-sorveglianza installati dai Comuni sul territorio provinciale, hanno ben presto consentito ai militari di dare un volto e un nome al truffatore, ben noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi. Partendo dai primi elementi, i carabinieri sono riusciti ad estrapolare dagli impianti quanto necessario per sviluppare in seguito gli accertamenti che, infine, hanno condotto all’identificazione di C.B. a carico del quale il magistrato inquirente, ha richiesto ed ottenuto un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere. Sono pertanto scattate le ricerche del 43enne, che, sentendosi braccato, si è allontanato dalla provincia di Vercelli. Costantemente monitorato, è stato individuato a Roma ed arrestato con la collaborazione degli agenti della Questura di Roma e si trova ora recluso in carcere nella Capitale.

I carabinieri di Luino invitano le persone che eventualmente avessero subito analoghi reati a prendere contatti con personale del Nucleo Operativo, chiamando allo 0332/542900.


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