Se non ora, quando ?

Creato il 12 settembre 2011 da Sidast

A volte, dalle ceneri di una grave crisi, con uno scatto d’orgoglio e lavorando di fantasia, si può rinascere addirittura rafforzati e protesi verso un raggiante futuro.

L’Azienda Siciliana Trasporti i cui dirigenti hanno “strenuamente lottato” perché la Regione Siciliana procedesse alla trasformazione dell’Azienda Siciliana Trasporti da Ente Giuridico Regionale a Società per Azioni hanno, alla fine, visto realizzati i propri sogni: niente più “pareri” (del tutto gratuiti) espressi dall’Ufficio Legislativo e Legale del Presidente della Regione ma “pareri pro-veritate” rilasciati (a pagamento) da illustri Consulenti Giuridici volti ad avallare le decisioni più strane riguardanti assunzioni di comodo, pagamento di centinaia di giornate di ferie ai dirigenti usi a non andare mai in vacanza, vendita di pezzi dell’Azienda a prezzi stracciati, spese folli più o meno documentate , creazione e mantenimento di Società partecipate buone soltanto ad aggravare il deficit aziendale, stesura di bilanci falsi (senza dolo, però, precisiamo.) e via di questo passo. Tutto ciò sperando sempre di “farcela”  con i soli contributi ordinari e straordinari  elargiti da mamma Regione e senza preoccuparsi minimamente dell’incremento degli incassi da traffico e del soddisfacimento dei bisogni dell’Utenza o clientela lasciata ad imprecare alle fermate per i mancati passaggi dei mezzi, i ritardi, l’impossibilità di salire su bus ultracarichi.

A questo punto, un semplice ritardo nell’accreditamento dei contributi all’Azienda determina lo stato d’insolvenza della stessa che non riesce più a corrispondere puntualmente gli emolumenti dovuti al personale dipendente, a versare i contributi previdenziali, a rientrare anche in parte dalle scoperture bancarie, a onorare i propri impegni nei confronti dei fornitori e a restare a….. secco di carburante  !

E i Sindacati aziendali cosa fanno? In attesa di nuove infornate di assunzioni e promozioni si “agitano” e minacciano scioperi che non proclameranno mai giacchè co-gestori e complici della cattiva gestione aziendale.

Noi del Sindacato Aziendale Ast, invece, abbiamo le idee un tantino più chiare: intanto, riesumando una vecchia organizzazione collaterale, stiamo rilanciando, su Facebook il marchio “Amicoutente” che vuole essere un segno distintivo degli aderenti al Sindacato nei confronti dell’Utenza alla quale rivolgiamo un sorriso d’incoraggiamento che ispiri fiducia in servizi quantitativamente e qualitativamente migliori di quelli attualmente erogati dall’Azienda e che ricorda vagamente la vecchia Uil di Giorgio Benvenuto  che aspirava a diventare  non soltanto il Sindacato degli iscritti a quell’organizzazione ma più pomposamente, “IL SINDACATO DEI CITTADINI”….

Se non ora, quando?

La Regione Siciliana dovrà decidersi a prendere drastiche misure nei confronti di un’Azienda che costa tanto e rende poco. O sostituendo gli Amministratori e i Dirigenti incapaci di raggiungere determinati obiettivi di efficienza e produttività con manager dalle maggiori capacità o ri-trasformando la Società in Ente Giuridico Regionale che possa assumersi il compito di sostituirsi alla miriade di Società private (alcune dalle ridicole dimensioni ed efficienza) del trasporto pubblico locale o creando una grande Società (anche con l’apporto di soci privati) che possa inglobare tutti i servizi regionali su ferro, gomma e mare….

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