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Se non parli male di Saviano sei out

Creato il 19 novembre 2010 da Demopazzia

Se non parli male di Saviano sei out
Se non parli male di Saviano sei out. Dire che Saviano è un coglione adesso va di moda, ormai anche i blog più insospettabili hanno cominciato a trattarlo come fosse una rockstar che si è venduta al mercato oppure (vedi l’irreprensibile Malvino) oppure come uno che non ce la racconta tutta (vedi o il feltriano Zamax su Giornalettismo). D’altra parte se piaci a 10 milioni di spettatori non sei più abbastanza fico ed eroico, diventi nazional popolare, ed è tutta un’altra storia. Poi dipende. Per i feltriani veri Saviano invece riesce ancora ad essere radical chic, nonostante faccia più ascolti della nazionale o del festival di San Remo, oltre a raccontarci solo balle.
Si perché un po’ per tutti, Saviano si è dimenticato di dire questo e quell’altro, di citare questo caso e quell’altro ancora. Si va da chi si chiede si ci sia o ci fa a chi lo accusa direttamente ma l’accusa è sempre quella. La mafia raccontata da Saviano è una favoletta. Già, perché Saviano sarebbe dovuto andare in Tv, in prima serata, e farci un saggio di quattro ore di storia della mafia e allora sarebbero stati tutti contenti perché non l’avrebbe guardato nessuno. Neanche quelli che adesso stanno a pontificare sulle balle di Saviano e forse tutto quello che sanno sulla mafia lo devono al Padrino.
In tanti, quelli in buona fede, non hanno neppure idea di cosa significhi tentare di rendere comprensibile ad un pubblico di non specialisti, il fenomeno mafia. La colpa di Saviano evidentemente è quella di esserci riuscito. Prima con Gomorra e adesso con Vieni via con me. Non sarà esatto come un manuale di storia sulla mafia ma qualcuno lo sta a sentire, anche se in pochi si sforzano di non capire.
Per esempio si sforzano di non capire che il caso dei rapporti tra Lega e mafia era un espediente per rompere un pregiudizio. Il legame tra Sud e mafia. L’associazione tra la parola mafia e la lega e Milano, le cose più nordiste che abbiamo a disposizione, è qualcosa che rimane impresso, e dunque serve allo scopo. Poi ci si può anche autoconvincere che la mafia al nord e a Milano non esista. Si vede che nella sua espansione dagli Stati Uniti all’Australia, dalla Germania alla Colombia abbiano deciso di scansare Milano perché non gli piace il panettone. O perché i leghisti sono incorruttibili. Può essere. D’altra parte prima erano i comunisti gli incorrutibili, poi si vede che hanno smesso di essere sia comunisti che incorruttibili e le mafie si sono prese mezza Toscana ed Emilia Romagna. Ma i leghisti no, non cederanno mai. Maroni li arresterà tutti. Sta a 28 su 30. Perché quella è l’antimafia dei fatti, quella di Saviano è quella delle parole. Quindi se Saviano vuol competere col ministro non gli resta che andare a suonare il campanello a casa dei due rimasti nella lista accompagnato da un paio di carabinieri e arrestarli. Tanto sono li che aspettano. Poi resterebbe solo da spiegare come mai, una volta arrestati tutti i super latitanti, il giro d’affari della mafia resti intorno ai 100-140 miliardi di euro all’anno. Ma questa è un’altra storia.
Dimenticavo. Non ho parlato male di Saviano. Ecco per me Saviano ha le sopracciglia troppo grosse, e si tocca troppe volte il naso mentre parla.


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