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Se Panorama calcia (male) in touche

Creato il 23 agosto 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

L’ho visto, l’ho letto. Ho risposto all’autore sulla pagina in questione, ma avevo deciso di non scriverne qui. Poi Christian Marchetti di Solorugby ha dato una risposta che merita di essere diffusa.
Ritorniamo all’inizio. Marco Coletto cura le pagine di “Bar Sport” sul sito di Panorama. Oggi ha pubblicato l’articolo “Mondiali rugby Nuova Zelanda 2011 – Perché l’Italia andrà male anche stavolta”. Ognuno è libero di pensarla come vuole, e ci mancherebbe, ma l’impressione che rimane alla fine della lettura è che il giornalista di rugby ne mastichi davvero poco. Niente di male, per carità, ma non credo che sia stato un dottore a ordinargli di scrivere. E se la richiesta è arrivata dal suo direttore, beh, poteva volare un po’ più basso e rimanere ad altezze rugbistiche a lui più consone. Invece.
Qualche stralcio della bella risposta di Marchetti, di cui scrivevo prima…

(…) Riflettendoci un po’ su, l’Italia (STATISTICAMENTE) ha due possibilità di approdare ai quarti di finale: vincendo contro l’Irlanda oppure perdendo contro il XV del Trifoglio ma augurando al contempo che gli uomini di Kidney si smaterializzino contro una fra Stati Uniti e Russia e che, ovviamente, se la facciano addosso al cospetto dell’Australia. Ma possono sempre atterrare gli “ufi” (per dirla alla Guzzanti). Questi, dopo un po’, sapete come sono ‘sti rompipalle di marziani, mettersi a far casino – “Vogliamo giocare anche noi” e “Perché non ci lasciate provare?” e “Certo che siete cattivi” – costringendo così gli organizzatori a lasciargli campo libero. (…)
Però, secondo l’autore delle righe di cui sopra, i problemi dell’Italia sono: non avere un 10 del livello di Dominguez (certo, adesso che vede le partite insieme alla Zamparo non lo smuovi più nemmeno con le cannonate); essere inseriti in un girone di ferro (anche qui non ci piove) e l’Irlanda ci ha battuti soltanto 13-11 “ma non siamo più quelli dello scorso inverno” (a Castrogiovanni, in effetti, sono cresciuti i capelli. E’ innegabile); avere undici oriundi/equiparati in rosa (a dire il vero sono dieci, Derbyshire è nato a Cecina da babbo inglese) (…)
Insomma manca un 10, gli altri sono troppo forti e se ci sono le nuvole è possibile che piova. L’importante resta sempre grattarsi.

PER LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO DI CHRISTIAN MARCHETTI CLICCATE QUI

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