Qualche sera fa, con mio marito, ci siamo seduti sul divano.
Invece di accendere la tv, abbiamo fatto un gioco.
Tutto è cominciato parlando di Freddy Mercury, che a nostro dire, è uno di quegli artisti per cui farei volentieri un viaggio nel tempo per andarlo ad ammirare ad un suo concerto, poi piano piano, il discorso si è modificato arrivando al gioco suddetto, che abbiamo rinominato “Se potessi viaggiare” e che vorrei proporvi, per gioco appunto, ma anche per aprire nuovi orizzonti, nuovi spunti di dialogo, e perché no!, per sognare un po’.
Il viaggio in questione non si limita a prendere l’aereo e raggiunge le isole Fiji, ma è un discorso ben più complesso.
Scenario:
Siamo nel 2096, è stata inventata una macchina in grado di portarci indietro in un determinato periodo storico e in un preciso luogo, ma… abbiamo un limite: si ha un carnet limitato a 3 viaggi.
Così mi son chiesta: dove andrei? I luoghi e i periodi sono tanti, indubbiamente, mi farei una passeggiata nell’antico Egitto, poi, senza ombra di dubbio, andrei a stringere la mano di Gesù (se me lo permettesse, ovvio), infine andrei in Francia nel periodo Impressionista per conoscere i pittori che mi hanno fatto amare l’arte.
Da qui, il gioco si è evoluto ulteriormente, siamo entrati più nello specifico.
- Se potessi incontrare un pittore, chi incontreresti?
- Se potessi parlare con un ricercatore del passato, con chi parleresti?
- Se avessi la possibilità di andare ad un pranzo del passato, da chi andresti?
Le domande sono tante e si possono anche aggiornare con la fantasia (anzi, se ne avete altre, ben vengano!).
Devo dire che io mi sono divertita da matti a passare un paio d’ore a sognare.
Spero vi divertiate anche voi