Se questo è un uomo...
Creato il 21 dicembre 2010 da Massimoconsorti
@massimoconsorti
Serate impegnative per il Capo. Dopo lo one man show con i giovani popolari a Bruxelles, e conseguente seratina "spaccafemmine", Silvio si è sentito improvvisamente stanco. Di solito accade quando l'effetto delle Scapagnini Pill's cessa, però stavolta, euforico per lo splendido risultato raggiunto con il voto di fiducia alla Camera, Berlusconi ci ha dato dentro come un adolescente infoiato. E il risultato è stata la penosa immagine di sé data al Quirinale in occasione dell'udienza alle alte cariche dello Stato che il presidente Napolitano ha tenuto ieri. Come si evince dalla foto, Silvio si è tenuto distante dal presidente temendo una gomitata di Napolitano non abituato a svegliarlo con un bacio sulla fronte come solitamente fa Bondi. E così, mentre tutti oggi si aspettano un vero e proprio dies irae da parte degli studenti, Berlusconi se l'è dormita alla grande sognando anfratti inumiditi dalle sue proverbiali doti di amatore. La presupponenza e l'arroganza con cui affronta ogni momento della sua esistenza, peraltro tesa al raggiungimento di tutti gli obiettivi personali possibili, gli fa perdere di vista quelli che sono i doveri più elementari anche se, considerato che nel momento in cui si è appisolato stava parlando Schifani, una pennica onestamente ci stava tutta. Ma a parte l'immagine che farà ancora una volta il giro del mondo (esattamente come quella dei ministri belga e giapponese ubriachi durante una seduta nel loro parlamento), Silvio continua a manifestare una tranquillità che a questo punto non sappiamo più se dettata dall'incoscienza, o dall'eccessiva sicurezza in se stesso, o nelle strategie che i suoi galoppini stanno approntando per rendere sempiterno un governo di accattoni della politica. Su una di queste, visto che da oggi tornano in piazza gli studenti, vogliamo soffermarci a ragionare. Questa mattina c'è sul Fatto Quotidiano un editoriale di Marco Travaglio che ci sentiamo di condividere totalmente perché, nonostante il cazzeggio a 360 gradi che ormai contrassegna gli articoli del vice di Padellaro, stavolta secondo noi ha centrato in pieno il problema. Peracottari e amanti delle prime pagine come sono, gli esponenti di questa maggioranza non riescono a tenere nulla per sé e chiamano in continuazione agenzie di stampa per amplificare pensieri talmente piccoli che se non venissero pompati, resterebbero barzellette anonime. Travaglio dice che fra oggi e domani occorrerà stare molto attenti perché Berlusconi deve "costringere l'Udc a rimpiazzare Fli, restituendo al governo quella maggioranza di 50-60 deputati necessaria a metterlo in sicurezza a Montecitorio. Il Vaticano - continua Travaglio - si sta prodigando molto in tal senso, ma occorre un 11 settembre all'italiana per simulare un clima da emergenza democratica". E cosa si presterebbe di più in questo momento se non un "morto in piazza" per spingere Casini fra le braccia di Silvio? Le avvisaglie ci sono tutte. Gasparri è da giorni che va ripetendo che qualcosa potrebbe succedere, e probabilmente accadrà visto che un morto in questo momento avrebbe per Silvio la stessa importanza del terremoto dell'Aquila. A fronte di un eventuale rigurgito terroristico, come potrebbe il Pierfy far finta di nulla? Forse oggi e domani, cari ragazzi, sarà il caso di tornare a fare i Book Block. Lo sappiamo quanto vi stanno girando le palle ma, non essendoci ancora i segnali di una "rivoluzione continua" come la lotta, meglio fare un passo indietro e al massimo tirare addosso agli agenti qualche copia della Costituzione. Non è detto che la conoscano.
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