Con il tempo si sa, le abitudini alimentari cambiano, gli orari si stravolgono ed il normale ciclo quotidiano inizia a diventare indefinito, incostante. A causa di ritmi frenetici i lavoratori sono soliti saltare il pasto, i più giovani, invece, tendono a trascurare la prima colazione.
E’ proprio per loro il monito lanciato dai ricercatori del Dipartimento di medicina clinica e salute pubblica della Umea University nel nord della Svezia, un avvertimento fondato sui dati raccolti da una ricerca scientifica condotta per quasi trent’anni. Lo studio, che ha analizzato le abitudini alimentari di circa 900 persone dal lontano 1981, da quando, cioè, i partecipanti avevano solo 16 anni, al 2008, ha evidenziato come chi aveva, da ragazzo, l’abitudine a saltare la colazione presentava da adulto un maggior rischio di ammalarsi di diabete. La ricerca pubblicata su Public Health Nutrition ha stimato un 68% in più di rischio, un rischio condizionato da un aumento considerevole di peso e da un elevato livello di glucosio nel sangue; queste indicazioni non riguardavano, ovviamente, chi aveva mantenuto nel tempo una dieta più sana ed equilibrata.
- Ricerca di: Umea University
- Pubblicata su: Public Health Nutrition
- Conclusione: Cattive abitudini alimentari determinano un maggior rischio di malattie