Quando ritorniamo da un viaggio più o meno lungo, un po’ tutti i nostalgici vesuviani alla vista del maestoso Vesuvio cominciano a sorridere. Ci sentiamo finalmente a casa e non pensiamo certamente alle catastrofi passate e a quelle future che potrebbero verificarsi. Sarà che chi ci nasce non riesce e non può avvertire il pericolo di qualcosa che in fondo fa parte di noi, della nostra storia, della nostra identità. E’ come un papà per noi, non ci farà mai del male. Questo in fondo è il nostro pensiero.
Vesuvio apprezzato per la sua maestosità in tutto il mondo. E’ recente la vittoria della Bocca del Vesuvio come foto più bella vista dal satellite. Ancora una volta il Vesuvio ha fatto parlare di se stesso in maniera positiva e non certamente per le sue turbolenze. Ma se dovesse scatenare la sua furia? E’ vero meglio non pensarci ma esiste dal 1995 un piano evacuazione nel quale sono stati individuati i comuni a rischio (Zona Rossa 1 e Zona Rossa 2) e le regioni gemellate nelle quali saranno ospitati tutti gli evacuati.
Zona Rossa 1
Boscoreale-Calabria
Boscotrecase-Basilicata
Cercola-Liguria
Ercolano-Emilia Romagna
Massa di Somma-Molise
Ottaviano-Lazio
Pollena Trocchia-Trentino Alto Adige
Pompei-Sardegna
Portici-Piemonte
Sant’Anastasia-Veneto
San Giorgio a Cremano-Toscana
San Giuseppe Vesuviano-Umbria
San Sebastiano al Vesuvio-Puglia
Somma Vesuviana-Lombardia
Terzigno-Abruzzo
Torre Annunziata-Puglia
Torre del Greco-Lombardia
Zona Rossa 2
Napoli Est-Lazio
Nola-Valle D’Aosta
Palma Campania-Friuli Venezia Giulia
Poggiomarino-Marche
Pomigliano d’Arco-Veneto
San Gennaro Vesuviano-Umbria
Scafati-Sicilia