Se ci si fosse recati oggi alle urne per le Politiche, il Centro Sinistra avrebbe ottenuto, se unito, la maggioranza relativa nel Paese con il 47%, superando di circa 12 punti percentuali la coalizione PDL-Lega: un vantaggio mai registrato negli ultimi 17 anni, nel momento di maggiore debolezza del Centro Destra, scelto oggi da poco più di un elettore su tre.
L’analisi dell’Istituto Demopolis sulle intenzioni di voto segnala una crescita per il Terzo Polo, che sfiora il 15%: in particolare, l’UDC di Casini (che per la prima volta supera l’8%), sembra assumere un ruolo di maggiore centralità nello scenario politico, anche se il peso effettivo di UDC, FLI, API e MpA dipenderà, ovviamente, dalla legge elettorale con cui si tornerà alle urne.
La Lega Nord, oggi unico partito all’opposizione, riparte da un 8%, il valore più basso degli ultimi quattro anni, pagando l’incapacità di cogliere, negli ultimi mesi, il progressivo malcontento della propria base elettorale.
Si attestano tra il 7% e l’8% SEL di Vendola e Italia dei Valori, ampia parte dei cui elettori avrebbe preferito la strada delle elezioni anticipate, nella certezza di una vittoria del “nuovo Ulivo”, che corre il rischio – secondo molti osservatori – di essere archiviato nel nuovo scenario.
Fonte: demopolis.it