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Se sposti la tua prospettiva cambi il senso alle cose

Da Flavialtomonte

Ma se le cose sono immutabili,
come la mettiamo?
Quando il punto di vista si presenta come uno stretto alveolo senza uscita, l’organismo si restringe e tutti i progetti custoditi con cura, mollano la resa, si svincolano da quel tunnel e si lasciano andare a terra. Uno sfracello! Ti accorgi che qualcosa sta cambiando, e bum! un tonfo secco. Non riesci a capire se è rimasto qualcosa da recuperare, ma quasi con certezza ti ricredi sull’immutabilità delle cose.

Chi è stato?
Sono le prove a cui la vita ti sottopone ogni giorno, che se dipendessero veramente dalle tue prospettive qualche scienziato c’avrebbe già pensato, non credi? “Soluzione al prospettico della vita” il nuovo rimedio ai nostri punti di vista.

Sono stata io!
Ieri notte ho pensato a lungo a tutto questo, e in modo particolare all’espressione che ripetiamo spesso a noi stessi: cambiare. Cambiare pure accettando noi stessi.
E’ un tema fondamentale, interessa tutti” direbbe il mio personaggio con gli occhiali.
Tutti, vogliamo cambiare.
E vogliamo farlo per la buona ragione dei nostri scontri con gli altri o col destino. E allora imponiamo il cambiamento: a noi, agli altri, alla società, o addirittura decidiamo di cambiare aria!

O sei stato tu?
Vedete? Volenti o nolenti vogliamo cambiare. Abbiamo la fissa del cambiamento, e da qui non ne usciremo mai vivi. Un vortice che ci lega dentro quello scorcio di universo, quella parte terrestre e razionale che chiamano terra.
Cellule, sangue, ossa, carne, fino a diventare minuscoli batteri che popolano la polvere di questo globo.

Siamo stati tutti.
Siamo, siamo, siamo e non siamo.
Oggi facciamo e domani disfiamo.
Un po’ pessimisti e un po’ creduloni.
A volte bastardi e altre volte coglioni.
Stabili e instabili,
capaci e ignoranti,
a volte siam pochi altre volte siam tanti.

Ma allora?
Non lamentiamoci, non distruggiamoci, non sottovalutiamoci, ma soprattutto non crediamoci troppo. La vita è un grande regista. Gli basta uno spunto per realizzarci una storia.
Offriamoglielo noi lo spunto giusto, e non se ne parla più.


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