MA NON PUOI TOCCARE LA SPALLA ANZICHE' LA PANCIA?
Mi piace la pancia
LO CAPISCI O NO CHE DAI FASTIDIO ?
Lo capisci che non posso controllarmi ?
Se ti abbraccio non aver paura, Fulvio Ervas, MarcosyMarcos, 2012
Se ti abbraccio non aver paura è stato il libro dell'anno a Fahrenheit, è stato uno dei libri più venduti nel 2012 e a breve uscirà il film. Non c'è dubbio, la Marcos y Marcos ha fatto l'affare.Di cosa parla
Franco, un padre, ha questa idea di fare un viaggio: attraversare gli U.S.A coast to coast, magari in motocicletta, con il figlio quasi 18enne, Andrea. Tutte le persone a lui vicine glielo sconsigliano, perché Andrea è un ragazzo autistico. Franco ascolta tutti, ma parte lo stesso: con il figlio ha provato tutte le "cure" possibili, ha sperimentato tutte le vacanze tranquille e rilassanti consigliate dai medici, ma che lo hanno lasciato sempre insoddisfatto perché Andrea è sempre Andrea, sempre autistico. Ed ecco che quindi, in barba a tutti i medici, amici e familiari, prende e parte con Andrea. I due attraversano l'America, a bordo di una Harley Davidson, poi volano verso il Messico, si perdono nelle foreste del Guatemala, arrivano in Brasile. Un intenso viaggio di tre mesi, in cui padre e figlio hanno modo di crescere e conoscersi meglio.
Andre e Franco
E' quasi impossibile non accostarsi a questo libro senza sapere che parla di autismo. Oramai ne ha parlato tutto il mondo editoriale e non: web, giornali, tv, radio strabordano di recensioni, interviste, servizi su Andrea. Quando si legge la trama poi si intuisce perché il libro sia diventato così famoso, perché la storia di Andrea e Franco abbia fatto il giro dell'Italia e si appresti a conquistare anche il mondo oltralpe. Perché racconta qualcosa di straordinario. E proprio per questo inviterei tutti a leggere in giro (avete solo l'imbarazzo della scelta) del viaggio di Andrea e Franco. Un padre che fa questa scelta così matta di prendere il figlio autistico e attraversare l'America in motocicletta è una cosa veramente grande. Io l'ho visto come un grande dono d'amore da parte di Franco al figlio: fargli vivere un'avventura vera, qualcosa che andasse oltre l'emozionante tragitto scuola-casa che Andrea poteva fare da solo su gentile concessione di scuola e medici.Fulvio Ervas, una delusione.
Fulvio Ervas
Ecco, hai in mano una storia così bella, così emozionante e ti ritrovi sofferente e annoiato nel leggere il libro. Date le premesse, ci aspetta una lettura senz'altro interessante. Invece tutt'altro. Lo scrittore avrebbe dovuto prendere il resoconto di Andrea e Antonello e plasmarlo, renderlo magari ancora più emozionante (con tutti i contro), arricchirlo, o farci qualche disegno qua e là, non so, fare il suo lavoro comunque. Invece si è limitato a fare quasi un mero elenco di quello che i due facevano ogni giorno: sveglia alle..., bagno, colazione, partenza, viaggio, arrivo, motel, cena, dormire. Questo libro è un diario di bordo, e Ervas, se c'è, ha solo messo il nome e copincollato il file che gli è stato inviato, correggendo qualche verbo qua e là magari. Anche le parti più emozionanti sono tali ma non per merito di Ervas, piuttosto perché sono successe davvero e tu lettore le vedi accadere nella tua testa, ti fanno pensare: sono i fatti a emozionarti, non la scrittura scarna di Ervas.Come la storia di Jorge, ragazzo autistico che aveva per casa una baracca ai margini della foresta. Eppure rideva, guardandoti negli occhi. A Franco Jorge è rimasto nel cuore, forse perché è stato lampante quanto l'esistenza dipenda dal caso. Non si conoscono le "cause" certe dell'autismo, non c'è niente di preciso che devi evitare, succede. Però a volte succede che nasci qui, nel mondo civilizzato e puoi essere aiutato, puoi vivere una vita quasi normale; altre volte succede che nasci nel villaggio dimenticato da Dio, nessuno può aiutarti e la tua unica possibilità di vita è stare sempre sdraiato su qualche pezzo di stracci e legno chiamato letto.E' stato frustrante leggere di Jorge attraverso le parole di Ervas.
Per fortuna per quanto riguarda Andrea ha pensato lui a parlare di se stesso, attraverso alcune frasi che hanno giustamente pensato di riportare per intero, senza intermediazioni, come la citazione sopra e questa:
Tu mi credi normale rompi palle e maleducato, io sono sensibile diverso e molto soloProssimamente uscirà il film, prodotto da Cattleya.
Alcuni rimandi:
Il sito di Andrea Antonello: http://www.andreaantonello.it/
La storia di Jorge: servizio delle Iene.