Magazine Diario personale

Se ti avessi conosciuta prima…

Da Lametamela @CristinaTinozzi

“Avrei voluto conoscerti anni fa”

Non sopporto questa frase. Tipica degli uomini impegnati che ci provano con te, tentando un assurdo e inutile pseudo romanticismo.

La mia risposta e’: “perche’ adesso sei morto?”

“Se ti avessi conosciuta prima…”

Me la sono sentita dire infinite volte negli ultimi anni; segno che, certamente il volgere verso i 40, porta ad incontrare soprattutto uomini gia’ impegnati (ai 20 era tutto piu’ semplice, ci si prendeva e ci si lasciava con dei bigliettini). Ma segno anche che c’è in giro un sacco di ipocrisia. Perche’, se davvero mi avessi incontrata prima, cosa sarebbe successo? Avresti scelto me e non la tua attuale compagna? Quindi stai dicendo che hai fatto la scelta sbagliata? Che vivi nell’errore?

Ne dubito…

Ho passato anni ad avere la sensazione di essere in ritardo per colpa di questa frase. Come se fossi sempre rallentata nel corso della mia vita, come se stessi continuando a correre verso una meta costantemente allontanata, come se fossi sempre indietro rispetto agli altri. Ho cominciato a ripensare agli errori che potevo aver fatto, al tempo perso in storie senza senso, alle scelte sbagliate. E non mi davo pace pensando che, forse, certe scelte, avessero condizionato pesantemente il mio futuro rendendomi costantemente in corsa per qualcosa che probabilmente non avrei raggiunto mai. Una sensazione di inadeguatezza che si presentava ricorrente nei miei incubi notturni, figurandomi bloccata a vita in una stazione, ad aspettere dei treni che non sarebbero mai piu’ tornati.

E ci ho sofferto tanto.

Poi pero’ ho iniziato a pensarci bene. La vita è fatta di continue e quotidiane scelte e ogni scelta, ogni attimo, ogni esperienza ci rendono le persone che siamo ora. Anni fa, quando tante persone avrebbero voluto incontrarmi, non sarei stata cosi. Non avrei avuto questo carattere, questa sensibilita’, questa dolcezza e tutte quelle caratteristiche apparentemente apprezzate oggi. Quella che sono oggi, e’ il risultato di tutte le esperienze passate e, se cambiassi il mio passato, non sarei certamente cosi’. E rifarei tutto quello che ho fatto, anche le storie che, alla fine, mi hanno deluso e fatto soffrire, perche’ mi hanno reso la persona che sono e mi hanno insegnato tutto cio’ che non voglio essere.

E un giorno ho deciso di andare in stazione, da sola,  per esorcizzare questa orribile immagine che tormentava le mie notti. E mi sono rasserenata nel vedere quanti treni passino ancora, quanti si fermino e poi ripartano e poi tornino di nuovo indietro. E sono veloci, molto piu’ veloci di qualche anno fa e anche piu’ moderni. Sono uscita dalla stazione felice, sorridendo, perche ho capito che, semplicemente, il mio treno non era ancora arrivato o che, se non ci sono salita, significa che non era quello giusto. O mi avrebbe aspettata, in un modo o nell’altro. O sarebbe tornato, in un modo o nell’altro perche’ tutto si puo’ sistemare, volendo e tutto si puo’ cambiare, (sempre volendo), perche’ e’ cosi’ che esiste l’evoluzione.

Al prossimo che mi dira’ una cosa simile rispondero’: “tesoro, se mi avessi incontrata anni fa…”

1) non ti sarei piaciuta

2) non mi saresti piaciuto tu

3) ero fidanzata io e, a differenza tua, non ti avrei cagato di pezza

4) chiudi la storia che hai o non rompermi le palle!

E al prossimo che mi dira’ che il treno è passato rispondero’ : “Ne arrivera’ uno migliore”!



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