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Se una non vuol mangiare

Da Mammadesign
Scuola, ore 3.30 pm. Arrivo all'ultimo tuffo oggi, di corsa, come si fa qui a Londra, citta' frenetica anche quando non deve, giusto in tempo per l'uscita dei bambini dalla classe. Prima che mia figlia potesse uscire di soppiatto, disperata, alla ricerca di una madre irrimediabilmente perduta nelle reti della rete; o di qualche altro progetto strambo che il macro-economista non approverebbe certo. La vedo uscire, dopo che l'hanno chiamata; piccola, indaffarata, felice di andarsene da quel posto strano che ancora le mette soggezione, con le sue due borse (cartella e lunch bag) piu' grandi di lei, la giacca buttata sulla testa, la sciarpina aperta sul collo e le sue gambette secche, fasciate dalle calze grigie dell'uniforme della scuola, che si avventurano fuori, verso la sua mamma. "Mammaaaaa, mammaaaaaa!!!!!!" (mi si scioglie ancora il cuore quando guardo il suo faccino sperduto e i suoi occhietti intristiti e tesi) Abbraccio. "Guarda, guarda! Faccio vedere il libro!".
Almeno c'e' qualcosa che la entusiasma, meno male. Dopo averla rivestita ed averle messo in mano il croissant della merenda, perche' i giorni scorsi non aveva mangiato NIENTE a scuola, Miss Mastino mi viene incontro per una comunicazione. "Non ha mangiato neanche oggi; ha solo bevuto gli smoothie. Pero' penso che sia meglio se continua a farle la sua lunch bag, almeno sappiamo che sono cose che le piacciono. Ho dovuto portarla una seconda volta a mangiare da sola, sono stata io stessa assieme lei, ma non ha voluto mangiare proprio, per nessuna ragione." Ed io ho gia' la visione di mia figlia, timida e ostile nei confronti di una maestra un po' troppo severa, messa sotto torchio e sottoposta alle peggiori torture per mangiare il suo pranzo. 
E odio ancora di piu' Miss Mastino. Insomma, dopo aver controllato cosa era rimasto nella lunch bag ho scoperto che Miss Mastino si era sbagliata, e che uno dei panini non c'era piu'. Ergo: la mia cucciola aveva mangiato quello che aveva voglia di mangiare. Non il prosciutto cotto, perche' in questo periodo lo rifiuta, non il panino con la bresaola, perche' il pane che ho preso ieri era diverso dal solito. 'Na piattola, 'sta bambina, col mangiare. E Miss Mastino che mi consegna anche un foglio con le istruzioni su cosa deve contenere la lunch bag per un pranzo equilibrato.... :(

Altra particolarita' della scuola inglese: le maestre vanno a rotazione. Da meno di un mese che ha iniziato la scuola non c'e' stata una settimana in cui abbia avuto la stessa persona di riferimento. Questa cosa scombussola me, figuriamoci lei, piccina. E non credo che sia perche' hanno altro da fare o perche' sono malate, ma (a quanto mi hanno detto - verifichero', in ogni caso) perche' e' la tendenza qui in England: i bambini devono imparare a stare con tutti.  Ma a 4 anni, signore mio....

Domani in ogni caso mi aspettano un po' di chiarimenti: 1.  Non forzatela a mangiare 2. Non posso farle tutti i giorni pane a cassetta e bresaola, quindi dalla prossima settimana e' bene che si abitui a mangiare il cibo della mensa. Se non lo mangia, pace. E vorrei che qualcuno la sorvegliasse durante la mensa.

Domanda: e' possibile che un bambino manifesti il suo disagio nei confronti dell'ambiente nuovo rifiutando il cibo del pranzo?  Si, e' cosi', e non ci posso fare niente. Se non farle una lunch bag che le piace e spiegare alle maestre di starle vicine durante il pranzo in mensa, dalla prossima settimana.

Strrrrresssssssss......... Proprio un inserimento all'inglese, si.


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