Se una notte d’inverno un viaggiatore – Genioo!
Creato il 26 marzo 2014 da Loredana Gasparri
Accumulando un notevole ritardo sulla tabella di marcia del Gruppo di Lettura (credo di aver battuto persino il mio ultimo record), arrivo anch’io a scrivere le mie impressioni su questo libro di Italo Calvino. Impressioni caotiche, furiose. Partiamo con la domanda classica: com’è Se una notte d’inverno un viaggiatore? Geniale. Divertente. Ironico. Confuso. Confusionario. Irridente. Irritante. Colto. Sensuale. Rigido. Sorprendente. Stancante. Ricco, ricchissimo. Arzigogolato. Semplice. Poliedrico. Una matrioska di libri. In effetti, Italo Calvino immagina dieci incipit diversi di romanzi, guidando il Lettore (cui si rivolge in prima persona)a leggerli uno dopo l’altro, perché ne interrompe la lettura sul più bello, scompaginandogli i fogli, facendogli portare via il libro da terzi, sottraendogli la traduzione giusta, infilandoci un altro romanzo di soppiatto all’altro. Calvino gioca con il Lettore come il gatto con il topo. Prima ne fa un ritratto, mostrandocelo mentre entra in libreria e descrivendo il suo comportamento: come si dirige verso un certo scaffale di libri, distinguendo tra i Libri Che Dovrebbe Leggere, Quelli Che Non Leggerà Mai, Quelli Che Legge Sempre. La sua aria mentre si guarda attorno, scruta gli altri lettori, guarda i libri, le copertine, ragiona sui loro contenuti che ancora gli sono sconosciuti. Io mi ci sono ritrovata parecchio. Ehi, ma sta parlando di me! E scommetto che questa impressione si può estendere a tutti coloro che hanno letto questo libro, in misura più o meno conscia. Alla fine il Lettore seleziona un libro dal titolo accattivante, Se una notte d’inverno un viaggiatore e s’immerge nella trama. E noi con lui. Per scoprire di lì a poco, con raccapriccio (soprattutto mio) che il libro è...fallato. Mancano le pagine. Cosa? Cosa?! L’incubo per tutti i lettori. Ci sono passata anch’io, con un racconto di Matilde Serao letto da ragazzina, La mano tagliata. S’interruppe sul più bello, e io non seppi mai a chi apparteneva quella mano e perché era stata conservata come un gioiello prezioso con tutte le cure possibili. Lo sto ancora cercando, a distanza di anni. Chiunque abbia notizie di questo racconto, mi contatti, per favore! Ritorniamo al Lettore sconcertato. Di fronte all’edizione scompaginata (il libro continua in modo del tutto incoerente rispetto alla storia di prima), c’è un’unica cosa da fare: tornare in libreria e farsene dare una intera, non senza aver fatto le proprie rimostranze. E così, inizia il viaggio. Non sembra affare da poco, farsi cambiare un libro...la libreria sostiene che sia colpa della casa editrice, che si è già macchiata di questo crimine e tarda a ripararvi. Un’altra vittima del libro fallato è una bella Lettrice solitaria, il cui fascino misterioso rapisce subito il Lettore. Hanno qualcosa in comune, una lettura interrotta e l’intero universo dei libri a unirli. Anche qui, non è così facile. Il libro che hanno avuto in sostituzione, scopre il Lettore, non ha niente a che fare con Se una notte d’inverno un viaggiatore. Oh, no. Non di nuovo. Questo è il mio disappunto che parla. La storia si sviluppa in tutt’altro modo, e io non saprò mai cos’è capitato nella prima. Il Lettore sembra prender bene quest’ulteriore intoppo. Va avanti a leggere finché...non scopre che il romanzo cambia di nuovo, interrompendo la direzione conosciuta e prendendone un’altra completamente nuova. Lettori furiosi, qui inizia un viaggio a metà tra l’esplorazione timorosa di Alice nel Paese delle Meraviglie, e lo sconcerto nell’aprire una matrioska e trovarne altre, che non sembrano finire mai. Il Lettore s’inoltra su questo sentiero, dove cammina anche l’elusiva e sorridente Lettrice, una sorella di Lettrice invadente, autoritaria e altrettanto elusiva, un traduttore truffaldino che sembra vivere solo per falsificare libri e saltare da una parte all’altra del globo terrestre, un vecchio autore di romanzi sempre uguali e diversi, prima vittima dei raggiri del traduttore, una sorta di polizia segreta e relativo controspionaggio sul controllo e la censura dei Libri Proibiti. Vi gira la testa? Non preoccupatevi, è normale. Ma anche trascinandovi sulle ginocchia, confusi dai cambi di romanzi, e da traduttori di lingue morte, incapaci di distinguere quando l’autore si rivolge a Voi e quando al Lettore e alla Lettrice, inseguirete l’autore nel suo viaggio, ascoltandone la voce suadente ed educata come i piccoli topolini irretiti dal Pifferaio Magico. E sarete felici di averlo fatto, perché scoprirete e v’innamorerete di questo genio italiano, capace di creare un libro multi-libro con leggerezza e intensità.
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