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Nelle giornate fatte principalmente di recuperi telefilmici e in serate al cinema o sul divano a vedere film (sempre da recuperare), inevitabilmente i documentari finiscono in fondo alla lista. Ed è un gran peccato perchè i documentari non sono solo quelli naturalistici e un po' soporiferi, con immagini spettacolari. I documentari possono essere delle immense miniere d'oro di conoscenza.
Prendete questo, ad esempio, incentrato sulla figura di Rodriguez.
Come, non sapete chi è Rodriguez?
Prima di questo documentario non eravate certo i soli, visto che il suddetto era conosciuto sì e no da qualche persona a Detroit, sua città natale, e da qualche attempato produttore musicale.
Ma non in Sudafrica, no, lì proprio no.
Perchè Rodriguez, uno dei tanti musicisti di protesta e impegnati che affollavano le strade americane degli anni '70 tentò con due album di sfondare, e se in America nessuno si accorse di lui, bè, in Sudafrica fu un successo pazzesco, arrivando a vendere mezzo milione di dischi, simbolo e inno delle rivolte all'apartheid e per questo conosciuto per ben 3 generazioni, forse più famoso di Elvis.
Peccato però, che proprio a causa dell'apartheid, la notizia di questo suo successo non arrivò mai alle orecchie di Rodriguez né alcuna notizia inerente alla sua vita, a suoi successivi lavori arrivò in Sudafrica, dove questo alone di mistero, con annessa misteriosa morte, non fece altro che accrescere il suo mito e l'interesse per la sua musica.
Il documentario firmato da Malik Bendjelloul parte proprio da qui, cercando di capire come una vita sarebbe potuta cambiare ma non cambiò, come anche in anni in cui le notizie erano di più facile reperibilità ancora poco venne fatto, se non da due giornalisti appassionati alla ricerca di una chimera.
Ma la domanda cruciale è però un'altra: come hanno fatto delle canzoni così intense e magnifiche a non avere successo? Come un musicista e soprattutto un paroliere di così tanto talento non è riuscito a conquistare anche il suo Paese?
A posteriori si può dire che questo documentario oltre a raccontare una storia di rara originalità che conquista dalla prima scena, ha anche il valore aggiunto di portare a conoscenza di tutti questo musicista, che dopo 40 anni ha così la sua rivincita morale e la sua soddisfazione nel vedere universalmente apprezzato il suo talento.
Searching for Sugar Man ha così giustamente vinto l'Oscar come miglior documentario lo scorso anno, perchè non solo tratta di questa storia rara e originale, perchè non solo fa finalmente conoscere a tutti chi Rodriguez sia, ma perchè il suo narrare e la sua realizzazione sono ammalianti, portando a lacrime di gioia e soddisfazione, di commozione, soprattutto, nel suo finale.
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