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Secchiate gelate e egocentrismo

Creato il 23 agosto 2014 da Symbel

Secchiate gelate e egocentrismo

Sicuramente avrete sentito parlare di Ice Bucket Challenge, un’iniziativa virale nata su internet per supportare la ricerca per sconfiggere la SLA, malattia degenerativa famosa dalle nostre parti poichè ha colpito diversi ex calciatori.

La cosa nasce prendendo spunto da un precedente fenomeno virale in rete, dove si deve fare un azione folle (in origine bere tutto d’un colpo degli alcolici), riprendersi mentre la si fa, pubblicarne in rete il video e grazie a questo si ha il diritto di poter nominare altri tre conoscenti che dovranno fare altrettanto.

Questa versione “benefica” sostituisce agli alcolici l’autoinfliggersi una doccia con secchiata d’acqua gelata, o come penitenza fare una donazione per la ricerca contro la SLA.

A parte la nota di costume che l’ideatore della cosa sia morto per un banale incidente in piscina, la cosa ha preso piede tantissimo , specie tra i vip, con nomination famose da politici, ad attori, sportivi, cantanti e personaggi pubblici.

Il problema è che l’anima vipparola ha fatto diventare la cosa piu uno strumento di autopromozione, una sorta di super selfie, dove chi non è stato nominato è diventato quasi lo sfigato di turno.

Dal punto di vista dello scopo per cui è stato creato, se in America tutto sommato ha portato donazioni alla associazione che combatte la rara malattia, facendo schizzare gli introiti dell’associazione che se ne occupa, in Italia nonostante il fenomeno dei video delle secchiate abbia preso violentemente piede, le donazioni sono molto scarse.

Tralaltro ne negli USA che da noi l’iniziativa ha permesso di fare informazione e approfondire l’argomento, tanto che i tanti vip italiani non sanno pure che stanno partecipando a un’iniziativa che promuove una ricerca illegale in italia, poichè fa uso di cellule staminali embrionali, cosa non permessa dalla nostra legislazione.

Senza contare inoltre che il fare beneficenza, dovrebbe essere una cosa riservata che si fa poiche si crede in una causa, non da sbandierare ai quattro venti per farsi belli con gli amici o peggio per farsi pubblicità, svilendo pure il fine benefico dell’iniziativa.

Pertanto gente, evitate di tirarvi secchi d’acqua e se lo ritenete giusto fate una donazione, ma , un pò come farebbe un malato di SLA per comunicare, usate la testa!!

Brian Boitano (redattore)

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