Secondi nell’Europa del calcio ma spesso primi nell’ecologia

Creato il 03 luglio 2012 da Toprural @toprural_it

La Spagna ci ha battuto in finale, ancora una volta, e ci siamo fermati ad un passo dal risultato più bello. Ma nell’ecologia siamo spesso primi! Oggi Toprural vuole fare un regalo alla nostra nazionale ed a tutti noi, ricordando le nostre eccellenze nel campo del green.

Primi in Europa nel riciclo dell’alluminio. Più del 70% dell’alluminio in circolazione in Italia è riciclato. Siamo in vetta alla classifica europea e terzi nel mondo, dietro Giappone e Stati Uniti. L’alluminio può essere riciclato infinite volte e il suo riutilizzo fa risparmiare un 95% di energia rispetto all’estrazione da cava oltre ad evitare il rilascio in ambiente di enormi quantità di CO2 e il consumo di tonnellate di petrolio. 800 lattine fanno una bicicletta, 70 una lattina: riciclare è fondamentale, non ci stancheremo mai di dirlo!

Italia prima in Europa per numero di aziende Bio. La produzione biologica italiana, caratterizzata dall’assenza di fertilizzanti artificiali, il rispetto per i cicli della natura, dal km.0 da contrapporre ai lunghi viaggi delle coltivazioni esotiche, è in vetta alla classifica europea. Anche se sono i tedeschi i maggiori consumatori di bio nel vecchio continente, siamo noi a vantare il maggior numero di imprese dedicate alla coltivazione biologica: sono quasi 48 mila.

Italia prima in Europa per investimenti nelle energie rinnovabili. Non vi diciamo nulla di nuovo, specie in questi giorni, se affermiamo che il nostro è il Paese del sole. Ma forse non sapete che l’Italia è il paese che in Europa più sta investendo nelle energie rinnovabili, spinta principalmente dal settore del solare. Parliamo di 28 miliardi di dollari annui, con una crescita quasi del 40% in dodici mesi. Nemmeno l’eolico va male, anzi. Dovere di tutti però vigilare affinché l’energia pulita non si ottenga maltrattando il nostro territorio e le sue bellezze naturali.

Italia prima in Europa per il riciclo dell’olio esausto. L’olio utilizzato e non riciclato inquina le falde acquifere ed i nostri fiumi, arriva sino al mare creando una patina impermeabile all’ossigeno. Danni alla flora e fauna acquatica, inquinamento dell’acqua che beviamo o con la quale innaffiamo le nostre campagne. Da qui l’importanza e l’obbligo del corretto smaltimento che fa bene anche all’economia in quanto il Consorzio obbligatorio degli oli usati lavora alla rigenerazione degli stessi, alla produzione di combustibili o alla creazione di energia. Tutto senza importare una sola goccia di petrolio.

L’Italia in finale per la casa ecologica. Med in Italy, un prototipo di casa ecologica sviluppata dall’Università Roma Tre e da La Sapienza, si propone di abbattere il fabbisogno energetico durante tutte le stagioni dell’anno.Un giusto mix di materiali isolanti ecologici e di impianti solari sul tetto permetterebbe la riduzione del fabbisogno energetico del 84%. Il prototipo parteciperà il prossimo settembre a Madrid al Solar Decathlon Europe 2012, vero e proprio campionato europeo della categoria, ed ha sicuramente tutti i numeri necessari per darci un’altra soddisfazione. In bocca al lupo!

Ma l’Italia, ovviamente, non è solo eccellenza: i primati possono anche essere in negativo, e sono molti. Qui ci limitiamo ad illustrarne due.

Italia prima in Europa per concentrazione di automobili. Siamo un popolo di piloti, e di piloti di monoposto, a quanto pare. In Italia, più dell’80% della domanda di mobilità è coperta da mezzi privati, dalle automobili che vediamo intasare e strombazzare per le grandi e piccole città. L’Italia, se escludiamo le piccole Malta e Lussemburgo, è prima in Europa per numero di automobili: quasi 6 italiani ogni 10 ne posseggono una. Viaggiare di più con i mezzi pubblici – o in bicicletta – ci farebbe risparmiare petrolio, stress e molta, molta ansia. Per non parlare delle nostre città, decongestionate da tanto traffico.

Italia prima in Europa per il consumo di acque minerali. Arabia Saudita e Messico sono le prime due nazioni al mondo per consumo di acqua imbottigliata: fa caldo e l’acqua dei rubinetti – quando c’è – non è certamente pulitissima. Indovinate chi occupa la terza posizione della classifica? Noi, con quasi 200 litri di acqua minerale a persona consumata nel 2011. In Italia l’acqua del rubinetto, nella stragrande maggioranza dei casi, è pulita, potabile, poco cara. La nostra passione per l’acqua in bottiglia produce una quantità enorme di plastica (il riciclo non deve essere una scusa), una grande quantità di CO2 emessa in atmosfera e spesso la “fuga” di sorgenti d’acqua pubblica verso l’imbottigliamento.

Nonostante questi due ultimi primati, siamo una nazione ricca di successi nel campo ecologico, soddisfazioni anche personali che ognugno di noi, nel suo piccolo, raggiunge. Raccontaci le tue!


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