Sull’operato svolto dalle autorità preposte al restauro degli scavi di Pompei e alla loro salvaguardia in generale arriva un commento da parte di una voce esperta del settore.
Lì’archeologo Massimo Manfredi che si è occupato del restauro del criptoportico degli scavi di Pompei ha confermato lo stato critico in cui versa il sito archeologico ma a suo avviso i crolli sono più che normali a causa dell’anzianità secolare del sito e sopratutto considerando l’incremento delle precipitazioni che sono aumentate di oltre tre volte rispetto al passato e che stanno colpendo con violenza la città eterna. A fronte di tutte queste valutazioni Manfredi è convinto che le autorità preposte non possano fare più di quanto non si stia già facendo, queste le sue parole “ ”I restauri sono necessari e urgenti, e i crolli sono un fatto normale e fisiologico. Piove il triplo di quello che pioveva anni fa, i materiali sono poveri, e lo scavo è vecchio di 200 anni. Ha bisogno di continue stuccature per rendere impermeabili i muri. Là dove si è rimesso il tetto, le pitture e i pavimenti si sono conservati. Io sono convinto che le autorità preposte abbiano fatto del loro meglio. Le critiche ci sono sempre quando si fanno interventi di coperura di questo tipo”.