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Secondo trimestre, crolla il potere d’acquisto delle famiglie

Creato il 09 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Gli ultimi dati Istat, appena resi noti dall’Ansa, spaventano ancora, mentre le politiche governative fanno di tutto per peggiorarli

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Striscione di studenti in protesta: “Non pagheremo noi la vostra crisi” (Photo credit: Wikipedia)

ancora. Il potere d’acquisto delle famiglie nel secondo trimestre è sceso del 4,1% su base annua, facendo segnare così la diminuzione maggiore dall’anno 2000. Erano dodici anni, quindi, che in tre mesi le famiglie italiane non perdevano così tanto potere d’acquisto. I soldi valgono sempre meno, rispetto ai prezzi dei generi di cui si ha bisogno. La spesa aumenta, gli stipendi bassi, il precariato, l’inflazione, le tasse dei soliti tartassati impediscono di fare acquisti. Un circuito vizioso sul quale né il governo né l’Europa degli egoismi nazionali interviene.

Inevitabilmente la propensione al risparmio è scesa dell’8,1%, ai minimi dal 1999. Impossibile, per una percentuale sempre maggiore di persone, risparmiare per l’avvenire proprio mentre lo Stato sociale viene distrutto giorno per giorno.

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